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Il 3 aprile del 1948 il presidente Usa Truman firma il piano Marshall per l’Europa devastata Attualità 

Il 3 aprile del 1948 il presidente Usa Truman firma il piano Marshall per l’Europa devastata

Era il 3 aprile del 1948, 75 anni fa, quando il presidente Usa Harry Truman ratifica il piano Marshall per far ripartire l’Europa dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale.

La Germania è divisa in quattro zone di occupazione con intere città distrutte; l’Italia è in ginocchio e il Partito Comunista Italiano, per gli Stati Uniti, è un pericolo per le elezioni del 1948; l’Europa intera ha bisogno di fondi per ricostruirsi dopo la distruzione della guerra.

Contrariamente a ciò che si pensa, l’intervento americano in Europa non è stato deciso unilateralmente, tutt’altro. Inizialmente, infatti, furono gli inglesi a lasciare agli Stati Uniti la leadership globale quando, nel gelido inverno del 1947, la Gran Bretagna dovette affrontare una pesante crisi economica che non gli permise più di sostenere finanziariamente la Turchia e la Grecia, quest’ultima impegnata in una guerra civile contro i comunisti. L’anno successivo, gli inglesi dovettero lasciare anche India, Pakistan e la Palestina, spianando il terreno alla creazione dello stato di Israele. Dinanzi a una ritirata così repentina, gli ufficiali del Dipartimento di Stato americano affermarono che gli inglesi avevano definitivamente passato il ruolo di leader globale, con tutti suoi oneri e onori, agli Stati Uniti. Gli americani accettarono il nuovo ruolo avviando la Dottrina Druman ed inviando 400 milioni di dollari di aiuti a Grecia e Turchia.

Furono sempre gli inglesi che, nel gennaio del 1948, attraverso degli incontri informali con gli Stati Uniti, chiesero a questi ultimi un loro supporto agli accordi di integrazione europea che stavano venendo discussi. Se inizialmente gli americani rimasero vaghi, a fargli cambiare idea nel mese di marzo furono il colpo di stato in Cecoslovacchia, la proposta dell’Unione Sovietica alla Finlandia per la stipula di un accordo di difesa, l’avvertimento del governatore militare della zona di occupazione americana della Germania, Lucius Clay, riguardo le intenzioni dei sovietici nella regione e la preoccupazione che il patto di difesa proposto dall’URSS alla Finlandia potesse essere esteso anche alla Norvegia.

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