Il 26 maggio del 1986 riabilitato il film Ultimo Tango a Parigi
Accadde oggi: il 26 maggio del 1986 riabilitato il film Ultimo Tango a Parigi. Un uomo maturo, in lutto per la morte della moglie che lo tradiva, e una ventenne borghese, figlia di un colonnello, fidanzata con un giovane regista, si incontrano in un appartamento sfitto, iniziando una relazione di solo sesso. Comincia così uno dei maggiori successi del cinema mondiale che, solo in Italia, continua ad avere il record di spettatori (oltre 15 milioni) dopo una travagliata esistenza, fra condanne, censura e riabilitazione. Torna in sala, da lunedì a mercoledì prossimi (21-23 maggio) “Ultimo tango a Parigi”, cult firmato nel 1972 da Bernardo Bertolucci con la coppia Marlon Brando e Maria Schneider. Proiettata in anteprima al Bari International Film Festival, l’opera di Bertolucci era tornata all’attenzione del grande pubblico, restaurato e senza censure dopo aver subito, all’epoca, un vergognoso iter giudiziario da caccia alle streghe. Sequestrato dopo 15 giorni dall’uscita per «esasperato pansessualismo fine a se stesso», dopo una prima assoluzione con relativo dissequestro, il film fu condannato nel 1976 alla distruzione (ma alcune copie fortunatamente si salvarono), mentre per sceneggiatore, produttore, regista e attore principale, la pena (sospesa) fu di due mesi di prigione. Alla fine la sentenza definitiva condannò Bertolucci per offesa al comune senso del pudore, quindi privato dei diritti politici per 5 anni, con 4 mesi di reclusione (pena anche in questo caso sospesa). Soltanto nel 1986 “Ultimo tango a Parigi” fu riabilitato, permettendone la distribuzione nelle sale, e una nuova consapevolezza, arrivata, in verità, in modo graduale e, forse, non ancora del tutto completa.
