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Il 22 agosto di 158 anni fa nasceva a Ginevra la Croce Rossa Attualità 

Il 22 agosto di 158 anni fa nasceva a Ginevra la Croce Rossa

Il 22 agosto 1864, 158 anni fa, veniva firmata la Prima “Convenzione di Ginevra per il miglioramento delle condizioni dei feriti delle forze armate in campagna”. Il documento, ispirandosi alle idee di Henry Dunant, gettò le basi del diritto internazionale umanitario contemporaneo, stabilendo regole universali per la protezione delle vittime dei conflitti, l’obbligo di estendere senza alcuna discriminazione le cure a tutti i militari feriti e malati, il rispetto del personale medico, del materiale e delle attrezzature sanitarie attraverso l’emblema protettivo della Croce Rossa, fondata un anno prima. Oggi la Croce Rossa è la maggiore organizzazione umanitaria del mondo, sempre al fianco dei più vulnerabili e in prima linea nella difesa dei diritti fondamentali dell’essere umano.

Le origini della Croce Rossa sono da ricercare nelle esperienze personali di Jean Henry Dunant, umanista, imprenditore e filantropo svizzero: l’uomo si trovò infatti a dover prestare soccorsi durante la battaglia di Solferino e San Martino, una terribile carneficina in cui la totale disorganizzazione non fece che peggiorare il bilancio delle vittime. Qualche anno dopo, nel 1863, Dunant crea il Comitato ginevrino di soccorso dei militari – comunemente chiamato Comitato dei Cinque – insieme ad altri quattro cittadini svizzeri ovvero il giurista Gustave Moynier, il generale Guillaume-Henri Dufour e i medici Louis Appia e Theodore Maunoir. Il Comitato dei Cinque propone quindi alcune idee di organizzazione dei soccorsi che verranno sottoscritte da 14 Paesi: nasce così il Movimento Internazionale della Croce Rossa che porterà – appunto – alla firma della Convenzione di Ginevra, il 22 Agosto 1864.

Il riconoscimento ufficiale dell’attività Società di soccorso doveva avvenire mediante la conclusione di un trattato internazionale: il governo svizzero offrii il proprio appoggio all’iniziativa convocando, l’8 agosto 1964, una Conferenza diplomatica alla quale partecipano i rappresentanti di 12 governi, compresi gli Stati Uniti, unica Potenza non europea rappresentata: si conclude con un documento, composto da dieci articoli, che garantisce neutralità e protezione alle ambulanze e agli ospedali militari, al personale delle équipes sanitarie e al materiale utilizzato. La protezione viene estesa anche alla popolazione civile che si adoperi per i soccorsi ai feriti.

La croce rossa su sfondo bianco viene adottata quale simbolo di protezione e neutralità riconosciuto a livello internazionale. L’emblema, privo di significato religioso, è scelto invertendo i colori federali della bandiera svizzera, in omaggio al paese ospitante.
Il Movimento Internazionale della Croce Rossa, ancora oggi, si fonda su alcuni principi fondamentali: umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontarietà, unità e universalità. Qualche curiosità riguardo ai simboli: nonostante siamo abituati a vedere sempre la Croce Rossa, in alcuni Stati viene adottata la Mezzaluna Rossa. Oggi, a 152 anni dalla sua nascita, la Croce Rossa conta oltre 115 milioni di volontari.

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