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Il 14 luglio 2016 un camion piomba sulla folla a Nizza: 86 morti e 450 feriti Attualità 

Il 14 luglio 2016 un camion piomba sulla folla a Nizza: 86 morti e 450 feriti

Il giorno in cui la Francia festeggiava la presa della bastiglia, il 14 luglio, Nizza avrà 86 morti e i 450 feriti per l’attentato rivendicato poi dall’Isis. Alle 22,34, poco dopo la fine dei fuochi d’artificio per la festa nazionale del 14 luglio un camion di 19 tonnellate si lancia a tutta velocità sulla folla, per due chilometri e in meno di tre minuti, facendo cadere la gente come “birilli”. Alla guida del camion Mohamed Lahouaiej Bouhlel, tunisino di 31 anni, mentalmente instabile. Fu fermato nella sua folle corsa da agenti di polizia che esplosero colpi d’arma da fuoco contro la cabina di guida. L’attacco fu rivendicato dall’Isis due giorni dopo.  Se l’assalto è stato formalmente rivendicato dall’Isis, nei fatti le inchieste non hanno ancora confermato il collegamento diretto tra il gruppo estremista e il 31enne tunisino. All’uscita dell’incontro con i magistrati il 27 giugno tanta rabbia, anche per la totale mancanza di empatia nel racconto di quanto accaduto il 14 luglio, un racconto freddo come in un film di serie b.

Gli attentati portati a termine utilizzando i veicoli – camion, van o auto – sono codificati e suggeriti nel magazine on line dell’Isis ‘Rumiyah’ del novembre 2016, l’anno in cui i miliziani misero a segno le stragi di Nizza e di Berlino. “Nonostante facciano parte della vita moderna di tutti i giorni – si legge in una pagina della rivista pubblicata poco prima della strage nella capitale tedesca – pochi comprendono il potenziale distruttivo dei veicoli a motore e come siano in grado di mietere un gran numero di vite umane se usati in modo premeditato. Ciò è stato dimostrato in modo superbo dal fratello Mohamed Lahouaiej-Bouhlel che, viaggiando a una velocità di 90 km orari, ha fatto piombare il suo tir di 19 tonnellate sulla folla che celebrava il Giorno della Bastiglia a Nizza, ha ucciso 86 cittadini Crociati e ne ha feriti altri 434”.

Se quel che gli esperti definiscono “terrorismo veicolare” non è una novità per il Medio Oriente (in Israele, ad esempio, con gli attacchi condotti da palestinesi), per l’Isis a Nizza è stato sperimentato sul campo un metodo, utilizzato poi da diversi “lupi solitari”.

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