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I baby rapinatori della movida si pentono: “Chiediamo scusa, non lo faremo più” Cronaca 

I baby rapinatori della movida si pentono: “Chiediamo scusa, non lo faremo più”

Hanno reso dichiarazioni spontanee i due minorenni arrestati per rapina aggravata ai danni di un coetaneo. Entrambi gli indagati hanno riconosciuto l’addebito, chiesto scusa e promesso di non farlo più. Sia il 16enne salernitano (difeso dall’avvocato Antonio Cammarota) che il 17enne di Baronissi (difeso dall’avvocato Pierluigi Spadafora) hanno evitato di sottoporsi all’interrogatorio del gip Enzo Di Florio del Tribunale per minorenni di Salerno, preferendo rendere dichiarazioni con l’ammissione delle accuse formulate nei loro confronti dal procuratore Patrizia Imperato. Hanno così evitato di rispondere sulla terza persona che, quella sera, ha preso in consegna il ciclomotore sottratto al coetaneo e poi ritornato in loro possesso, visto che alcuni giorni dopo la rapina, il motorino è rimasto coinvolto in un incidente stradale a Baronissi. Per entrambi gli indagati è stata mantenuta la misura cautelare: il 16enne M.V. nel carcere minorile a Nisida mentre il 17enne L.G. a Benevento. Ora i difensori dei giovanissimi indagati- scrive il Mattino-, per quanto riguarda il ricorso al tribunale del riesame, faranno attente valutazioni anche alla luce della funzione rieducativa che la detenzione minorile offre a chi, pur avendo sbagliato come hanno dichiarato, ha riferito di voler cambiare vita. I due minorenni sono accusati di aver sottratto ad un coetaneo il ciclomotore che quest’ultimo aveva appena parcheggiato sul lungomare a Salerno, nei pressi dei locali della movida.

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