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Hotel in crisi: decine le richieste d’acquisto, segnalate le compravendite sospette Italia e Mondo 

Hotel in crisi: decine le richieste d’acquisto, segnalate le compravendite sospette

In questi giorni in cui il turismo è messo a dura prova dal coronavirus, sono sempre più gli imprenditori che stanno alzando bandiera bianca e sono sempre di più coloro che sono costretti a vendere i propri alberghi, poichè la stagione estiva 2020 è seriamente compromessa.

Proposte del tipo: “se vendi oggi ti diamo XXX milioni, se vendi tra un mese ti diamo 2/3 e se vendi tra 3 mesi ti diamo la metà”.
Queste sono le “offerte al ribasso” che iniziano a giungere a decine di albergatori sulla riviera romagnola e non solo in Emilia Romagna.
E’ un fenomeno di cui si preferisce parlare poco e malvolentieri, ma che trova conferme tra gli investigatori e i professionisti del settore che quotidianamente vengono avvicinati da investitori quasi sempre esteri.
Così molti albergatori che hanno affrontato robusti investimenti per riammodernare le strutture d’accoglienza, accendendo mutui e finanziamenti, si vedono offrire contestualmente a denaro cash anche accolli sui prestiti accesi.

La cosa non è sfuggita a livello istituzionale e già è stato lanciato un allarme.
E’ possibile che la malavita organizzata sfrutterà il virus per infiltrasi in questa speculazione edilizia, infatti le istituzioni sono all’erta e stanno seguendo con forte attenzione tutti i prestiti e i movimenti bancari sospetti di strutture commerciali ed alberghiere.
La guardia di finanzia sta monitorando e tracciando con particolare attenzione tutti i passaggi di proprietà, andando a ricercare nelle banche dati per incrociare i nominativi degli interessati e le capacità di reddito dei partecipanti per escludere anche le varie intestazioni fittizie.

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