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Hospice, il medico dal giudice: «Non ho ucciso quel paziente» Cronaca 

Hospice, il medico dal giudice: «Non ho ucciso quel paziente»

«Ho somministrato soltanto la dose terapeutica a quel ragazzo… Non l’ho ammazzato». Alessandro Marra si è difeso così dall’accusa di omicidio per aver causato – secondo la procura – la morte di un paziente di 28 anni. Si è presentato accompagnato dal suo legale di fiducia, l’avvocato Michele Tedesco, deciso a parlare e a raccontare la sua versione dei fatti. Marra, il medico del distretto 64 di Eboli dell’Asl Salerno è stato interrogato per oltre quattro ore dal gip Ubaldo Perrotta e dal sostituto procuratore Elena Guarino in merito alle accuse che gli sono state rivolte nell’ambito dell’inchiesta che lo ha portato agli arresti domiciliari per una serie di reati che vanno dal peculato al falso, dall’abuso d’ufficio alla truffa per finire con l’omicidio, quello del giovane Carmine Giannattasio, 28 anni, malato terminale di cancro.

Non è stato lo stesso per gli infermieri professionali Carmine Iorio; Davide Di Maio; Cosimo Galdi; Loredana De Ruberto; Liliana Moccaldi; Gerarda Conte; Claudio Schettini (molti dei quali difesi dall’avvocato Nicola Naponiello) che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere rilasciando solo una dichiarazione spontanea in merito alla loro estraneità ai fatti. Al momento non se la sentono di rendere interrogatorio, invece, due degli altri tre medici legali che sono stati sospesi, Giovanni Zotti e Luigi Magrini. Fonte: Il Mattino

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