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Governo, De Luca: “Ancora non ho sentito parlare di Sud” Attualità Primo piano 

Governo, De Luca: “Ancora non ho sentito parlare di Sud”

In apertura del consueto collegamento Facebook del venerdi, De Luca ha parlato dell’attuale crisi politica: “Con Draghi è stato introdotto un cambiamento di stile nella politica italiana, non abbiamo più la valanga di di tweet che ci vengono scaricati dai dirigenti politici. Abbiamo un presidente incaricato dotato di grande riserbo. Orientamento europeista da patte di un leader come Salvini che ci ha raccontato per anni in maniera un po’ sgangherata che l’Europa era il nemico. Ha scoperto che è importante e conveniente mantenere per il nostro Paese una posizione di grande prudenza nei confronti dell’Europa. Se questo orientamento si consolida è importante l’Italia. E possiamo valutare positivamente l’evoluzione dei 5Stelle”. Per ora non ho sentito parlare di Sud”.

De Luca dice invece di valutare “in maniera problematica per Lega e 5Stelle è la carenza di motivazioni rispetto a questa evoluzione politica che io valuto positivamente. Credo che sia doveroso spiegare perché si è cambiata posizione, altrimenti rimane nell’aria un sospetto di trasformismo”. L’esperienza di Giuseppe Conte, afferma il presidente della Regione Campania “si è conclusa in maniera un po’ strana. E’ una persona gradevole, rispettabile, salvo due momenti, quando lo ha visto alla ricerca di voti alla Ciampolillo e nella esibizione un po’ penosa dietro a quel tavolo. Quelle due cose me le sarei risparmiate”.

Al nuovo governo Draghi, De Luca chiede “una svolta radicale nella sburocratizzazione. Con la spada”. E sul toto ministri si concede una delle sue battute: “Ho visto circolare nomi che noi umani non ci saremmo mai aspettati di sentire – incalza – circolano nomi di figure tecniche che ho avuto la ventura di incontrare in alcune riunioni nazionali. Qualche figura tecnica che ai tavoli non sapevo se fosse una figura sveglia o imbalsamata. Mi auguro sinceramente di non ritrovare nei ministeri decisivi figure tecniche di questo tipo». Solo dopo aver valutazione le dichiarazioni programmatiche e la squadra dei ministri, spiega De Luca, «saremo in grado di fare una valutazione più meditata e realistica”.

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