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Fusandola, Italia Nostra e No Crescent attaccano il Comune di Salerno e chiedono di costituirsi parte civile nel processo Cronaca Primo piano 

Fusandola, Italia Nostra e No Crescent attaccano il Comune di Salerno e chiedono di costituirsi parte civile nel processo

Gli ambientalisti di Italia Nostra e il Comitato No  Crescent, delegando gli avvocati Oreste Agosto e Pierluigi Morena, chiedono di costituirsi parte civile nel procedimento penale che pende davanti ai giudici di Salerno sui reati ambientali e demaniali e codice della navigazione.
“In ordine alla nota vicenda del fabbricato privato denominato Crescent, in costruzione nel Comune di Salerno, sua area demaniale, marittima, idrica e vincolata per la sicurezza della navigazione, sono in corso procedimenti penali ed amministrativi.
In particolare la circostanza che l’edificazione stia avvenendo su area demaniale marittima di oltre 20.000 mq non sdemanializzata, sull’alveo originario del torrente Fusandola, costituente demanio idrico inalienabile, sul demanio ferroviario e su area dichiarata di preminente interesse per la sicurezza della navigazione di cui al decreto del Ministero delle Infrastrutture del 2008.  In merito al torrente Fusandola è necessario evidenziare che lo stesso è iscritto nell’elenco delle acque pubbliche della provincia di Salerno e vincolato dallo “sbocco all’origine” con D.M. del Ministero dei Lavori Pubblici 05.08.1957, a seguito della disastrosa alluvione del 1954 che ha causato danni rilevanti, nonché oltre 100 vittime e dispersi; detto torrente, la relativa foce e le aree di demanio marittimo (Arenile, mare, etc) sono vincolati anche dal Piano delle Coste, ovvero dalle vigenti misure di “Salvaguardia della Costa” emanate dall’Autorità di Bacino Campania Sud.  Al riguardo il Comune di Salerno pur eseguire i lavori di deviazione del torrente Fusandola (rectius: di creazione di un nuovo tratto e relativa foce, mai demanializzato) ha rilasciato a se stesso (Settore lavori pubblici) una concessione temporanea di 48 mesi (dico quarantotto mesi)!, ovviamente scaduta e soggetta a continui rinnovi”. E ancora: “Incredibilmente il Comune di Salerno per consentire la realizzazione di un comparto edificatorio che tra l’altro prevede un condominio privato per oltre 120 appartamenti e negozi ha deviato il corso naturale del torrente, dichiarandolo interferente con la suddetta edificazione.
A seguito di continui esposti di cittadini liberi ed attivi in difesa del territorio e delle valenze ambientali, che hanno peraltro determinato già diversi procedimenti penali, sostenuti dall’associazione nazionale Italia Nostra Onlus, finalmente la Procura ha attivato il procedimento penale sulla abusiva deviazione del torrente Fusandola”.  La Procura della Repubblica di Salerno ha richiesto il rinvio a giudizio per  12 imputati per aver deviato abusivamente il torrente Fusandola.  L’udienza penale preliminare del 22 gennaio è stata rinviata per motivi procedurali al 22 aprile 2020.

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