FORZE DELL’ORDINE E CORPI SPECIALI
Il nostro giornale ha dato il giusto risalto alla visita di cortesia nel reparto pediatrico del San Leonardo, da parte dei Carabinieri del Gruppo Cinofilo, per creare un filo diretto tra istituzioni e giovani. Con l’avvocato Simone Labonia approfondiamo l’importanza di questi nuclei super professionali, sempre in prima linea nella difesa dello Stato democratico.
I corpi speciali delle forze dell’ordine rappresentano l’élite operativa del sistema di sicurezza nazionale. Essi sono unità altamente addestrate per affrontare situazioni di emergenza, contrastare il crimine organizzato, gestire operazioni antiterrorismo e svolgere missioni delicate che richiedono competenze specifiche. Tra i principali corpi speciali spiccano il GIS (Gruppo di Intervento Speciale) dei Carabinieri, il NOCS (Nucleo Operativo Centrale di Sicurezza) della Polizia di Stato e il GOI (Gruppo Operativo Incursori) della Marina Militare.
Queste unità si distinguono per la rapidità di intervento, l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia e la capacità di operare in scenari ad alto rischio. Il GIS, ad esempio, è specializzato in operazioni antiterrorismo, liberazione di ostaggi e protezione di personalità di rilievo. Il NOCS, invece, si occupa prevalentemente di operazioni speciali urbane e di intelligence sul territorio nazionale. Il GOI, pur appartenendo alle forze armate, spesso collabora con le altre forze di polizia in situazioni critiche, come il contrasto al traffico internazionale di armi e droga.
L’operato di questi corpi è disciplinato da specifiche normative nazionali e internazionali. Il GIS, ad esempio, agisce sotto la supervisione del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, in linea con il Codice dell’Ordinamento Militare (D.Lgs. 15 marzo 2010, n. 66). Il NOCS, invece, opera in conformità con la legge istitutiva della Polizia di Stato (Legge 1 aprile 1981, n. 121), che definisce compiti, limiti e competenze della polizia in ambito di sicurezza pubblica.
La normativa prevede che l’uso della forza e delle armi da parte di queste unità sia regolato da criteri di necessità, proporzionalità e legittimità, come stabilito dall’articolo 53 del Codice Penale. Inoltre, le loro attività sono soggette a controllo da parte delle autorità giudiziarie, garantendo così il rispetto dei diritti fondamentali.
Un aspetto cruciale per i corpi speciali è l’addestramento continuo, disciplinato da protocolli interni e da direttive ministeriali. L’accento è posto non solo sull’abilità fisica e tecnica, ma anche sulla preparazione psicologica, fondamentale per affrontare situazioni di alta tensione e garantire sicurezza e protezione ai cittadini.