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FINISCE A PROCESSO IL RAPPER RAPINATORE DELLA FARMACIA A SCAFATI Provincia e Regione 

FINISCE A PROCESSO IL RAPPER RAPINATORE DELLA FARMACIA A SCAFATI

Affronterà il processo con l’accusa di rapina aggravata lo scafatese Giovanni Cirillo, alias Johnny, noto per la sua attività artistica di rapper, ora finito nei guai per aver eseguito un colpo ai danni di una farmacia cittadina. L’uomo, calza di nylon in testa, all’inizio dello scorso gennaio era piombato nella farmacia di via Martiri d’Ungheria a Scafati, puntando la pistola – poi rivelatasi giocattolo – in faccia alla titolare per poi farsi consegnare l’incasso, circa 700euro. La fuga del rapper, però, era durata poco. Un’ora dopo il colpo, infatti, i carabinieri della tenenza di via Oberdan erano arrivati dritti in casa del giovane dove avevano trovato gli indumenti che aveva addosso al momento dell’irruzione nell’esercizio commerciale. Il 23enne rapper era finito in manette, con la successiva remissione agli arresti domiciliari su istanza presentata dalla difesa: in sede di udienza per direttissima, il giovane aveva confessato, spiegando le sue ragioni e ammettendo gli addebiti. Poi arrivò il carcere. Nel prosieguo dell’attività investigativa, era stata presentata la richiesta di processo con rito immediato, per evidenza delle prove raccolte. Dai problemi con la droga alle rapine, fino alla discriminazione subita per il colore della pelle. Fino alla musica, che sembrava aver ispirato il ragazzo ad un cambio di vita. Fino al 10 gennaio scorso quando con una tuta ed una calza in nylon in testa, aveva fatto irruzione all’interno della farmacia minacciando la cassiera con una pistola. «Dammi i soldi o sparo». La vittima- scrive Metropolis- aveva consegnato l’incasso della mattinata, di circa settecento euro. Il colpo era stato ripreso dai video di sorveglianza, grazie alle telecamere piazzate sia all’interno che all’esterno dell’esercizio commerciale. I militari avevano intercettato il rapper lungo corso Nazionale, con il riscontro di quanto indossava durante il colpo e i vestiti notati attraverso i video. Con se, aveva ancora i soldi ed una pistola giocattolo. Per lui inizialmente erano stati disposti i domiciliari ma nei giorni successivi le forze dell’ordine avevano accertato che si era allontanato dall’abitazione dove era sottoposto agli arresti domiciliari per 4 volte. Alla fine, a inizio febbraio, era arrivata la decisione della Procura di Nocera Inferiore, che aveva chiesto l’aggravamento della misura, e quindi Cirillo era stato accompagnato in carcere. Ora per lui c’è il rito immediato chiesto dal pm Colucci del Tribunale di Nocera Inferiore avendo in mano prove schiaccianti, oltre alla confessione, su quella rapina messa a segno la mattina del 10 gennaio scorso nella farmacia di via Martiri d’Ungheria.

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