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Elezioni Provinciali, Agosto punta l’indice contro i vertici M5S: “Non partecipando al voto è stato violato il principio di effettiva rappresentatività dei cittadini” Politica Primo piano 

Elezioni Provinciali, Agosto punta l’indice contro i vertici M5S: “Non partecipando al voto è stato violato il principio di effettiva rappresentatività dei cittadini”

Le votazioni per il nuovo presidente dell’ente Provincia di Salerno non hanno prodotto solo l’esito, peraltro scontato, di eleggere Strianese al posto di Canfora, ma anche di far storcere il naso all’interno di qualche schieramento politico nostrano.

E’ il caso del Movimento Cinque Stelle dove Oreste Agosto, elemento di spicco dell’area di riferimento del capoluogo, punta decisamente il dito nei confronti degli amministratori pentastellati che non si sono proprio recati ai seggi allestiti a Palazzo Sant’Agostino mercoledì scorso, venendo così meno alla rappresentatività delegata dai propri elettori. E questo impone una riflessione.

Per Agosto viene, prima di tutto, il rispetto delle leggi: “Per l’articolo 114 della nostra Costituzione la Provincia è uno degli architravi delle nostre istituzioni e, nonostante la riforma del 2014 che avrebbe dovuto comportare l’abrogazione della Provincia, il sistema di elezione del Presidente e del Consiglio provinciale avviene a suffragio ristretto da parte dei Sindaci e dei Consiglieri comunali in carica nella Provincia. Sulla condivisibilità o meno di un siffatto sistema indiretto di elezioni degli organi provinciali si può discutere a lungo, ma sta di fatto che la Corte costituzionale l’ha dichiarato conforme alla Costituzione, atteso che garantisce l’effettiva rappresentatività dell’organo rispetto alle comunità interessate. La legge per la elezione degli organi provinciali esiste e va dunque rispettata. Si può dibattere se abrogare o meno la Provincia. Allo stato della normativa vigente, i cittadini attraverso tale sistema indiretto vedono la loro rappresentatività nelle istituzioni provinciali. I cittadini pentastellati no!”.

Nel mirino di Oreste Agosto ci finiscono gli amministratori appartenenti al Movimento Cinque Stelle e soprattutto i loro dirigenti che non hanno saputo dare indicazioni corrette: “In primis, viene violato il principio di effettiva rappresentatività, in quanto i consiglieri comunali e sindaci del M5s che non votano alle elezioni provinciali, interrompono il rapporto di rappresentatività tra cittadini ed istituzioni, impedendo anche una partecipazione concreta alle funzioni amministrative proprie o conferite dalle leggi e dalla Costituzione alla Provincia”.

Agosto auspica, alla luce di quanto accaduto, un cambio di rotta della politica pentastellata: “Questa si impone, proprio perché il movimento declina la propria peculiarietà nella democrazia diretta e partecipata.

In termini concreti, poi, viene violato il principio di sussidiarietà amministrativa che impone che le funzioni pubbliche vengano preferibilmente attribuite agli enti territoriali che si trovano in una posizione di maggiore vicinanza con i cittadini: quindi il Comune e la Provincia. Il risultato del non voto e l’allontanamento delle comunità interessate dalle Istituzioni: risultato non conforme ai principi del Movimento”.

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