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Ecco la proposta economica finanziaria avanzata al premier Conte da parte dei sindaci della costiera amalfitana Economia 

Ecco la proposta economica finanziaria avanzata al premier Conte da parte dei sindaci della costiera amalfitana

Ecco la proposta economico-finanziaria che hanno inviato i sindaci della costiera amalfitana al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, al Ministro Gualtieri, al Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomieal Presidente della Regione Campania e a quello della Provincia in questo stato di emergenza da coronavirus a sostegno della costiera amalfitana.

L’emergenza Covid ha infatti colpito duramente l’economia globale, nazionale e locale, compresa quella della Costa d’Amalfi una economia che fisiologicamente è legatissima, ovviamente al turismo.

La conferenza di tutti i sindaci, capeggiata dal primo cittadino di Praiano Giovanni di Martino chiede:

  • Di riconoscere, per il triennio 2020-2022, a ciascun Comune, la quota IMU PARI
    AL 7,60% degli immobili di categoria D riservata allo Stato ai sensi art. 1, comma
    380, lett. f), legge n. 228/2012.T

Tale entrata:
– in forza del principio di territorialità, ritornerebbe nell’ambito di competenza
dell’ente di appartenenza;
– comporterebbe un incremento delle entrate sia in termini di competenza che in
termini di cassa;
– prevedere la possibilità di procedere ad un accertamento convenzionale dell’Imu
per un importo che tenga comunque conto degli incassi effettuati negli anni
precedenti;
– Di liberare la destinazione del risparmio conseguente all’esenzione dal pagamento,
per l’anno 2020 della quota capitale dei mutui Mef prevista dal Decreto Cura Italia
per l’emergenza Covid-19 per darne autonoma destinazione secondo le esigenze di
bilancio dell’ente sia per l’anno 2020 che per l’anno 2021;

  • Di escludere dall’obbligo di pagamento, unitamente alla quota capitale dei mutui
    MEF, anche la quota capitale degli altri mutui dell’ente per le annualità 2020 e
    2021;
  • Di rimuovere i vincoli di destinazione a quelle tipologie di entrata che allo stato,
    sono già notevolmente pregiudicate nel loro realizzarsi, quali proventi derivanti da
    Violazioni al Codice della Strada, Imposta di Soggiorno, proventi concessioni
    edilizie e relative sanzioni, al fine di poter utilizzare quanto vincolato nell’avanzo di
    amministrazione anche per tipologie di spese correnti diverse da quelle che vengono
    previste dalla relativa normativa;
  • Possibilità di utilizzo delle quote di avanzo di amministrazione vincolato e destinato
    derivante dalle sole economie su mutui e trasferimenti riferiti a investimenti già
    conclusi, con la possibilità di destinarle ad interventi necessari ad attenuare la crisi
    del sistema economico derivante dagli effetti diretti ed indiretti del coronavirus con
    particolare riferimento agli squilibri di gestione, anche in sede di verifica degli di
    bilancio nel corso del corrente esercizio. Per i mutui assistiti da contributi regionali
    o statali ricevere con estrema urgenza, dietro preventiva comunicazione, le
    autorizzazioni necessarie a tale utilizzo;
  • Di consentire -sulla scorta di quanto previsto dagli artt. 39-ter e 39-quater del d.l..n
    162/2019, convertito dalla legge n. 8/2020 per le fattispecie ivi previste – di ripartire
    il disavanzo derivante dallo squilibrio di gestione determinatosi per effetto delle
    minori entrate accertate in conseguenza dell’emergenza epidemiologica dovuta al
    covid19, in quote costanti per 30 anni a decorrere dall’esercizio 2021 (deroga al
    pareggio di bilancio);
  • Prevedere il Fal o strumento analogo per gli enti più a rischio di liquidità senza
    porre interessi a carico dell’ente;
  • In relazione agli utilizzi dell’anticipazione di tesoreria il costo relativo agli interessi
    deve essere posto a carico dello Stato per tutto il periodo che va dall’inizio
    dell’emergenza sanitaria sino al 30.06.2021. In questi casi si conseguirebbe un
    vantaggio di tipo macroeconomico consentendo a tutti gli enti in modo agevole e
    funzionale di rispettare gli obblighi di pagamento di ritenute, fornitori, enti e
    dipendenti;
  • Di rimborsare,per il periodo 23.02.2020 – 31.12.2020, l’importo derivante dal
    divieto di decurtazione dei corrispettivi del trasporto pubblico e/o del trasporto
    scolastico introdotto a seguito della conversione in legge del Decreto 18/2020, che a
    seguito dell’emergenza sanitaria era stato sospeso dall’ ente;
  • Da un punto di vista tributario, prevedere forma di agevolazioni in materia di TARI
    per le utenze domestiche e non domestiche, con oneri a carico dello Stato;
    Di rettificare la percentuale per il calcolo del Fondo crediti di dubbia esigibilità in
    sede di predisposizione del bilancio di previsione 2020/2022 nella misura del 50%
    per le annualità 2020 e 2021;
  • Di prevedere un fondo integrativo di euro 150.000,00 per i Comuni inferiori a 5000
    abitanti e di euro 250.000,00 per i Comuni superiori a 5000 abitanti a titolo di
    parziale ristoro del minore gettito derivante anche dalle entrate extratributarie,
    notevolmente legate alla risorsa turistica.

FONTE AMALFINOTIZIE.it

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