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Droga nelle località turistiche del Cilento: spacciatori stangati Cronaca Provincia Provincia e Regione 

Droga nelle località turistiche del Cilento: spacciatori stangati

Spaccio di droga nelle località turistiche di Agropoli e Castellabate. Il gup  del Tribunale di Vallo ha condannato i nove imputati che avevano scelto il giudizio abbreviato e tra questi la “coppia” Bianca Cacace , 52 anni, originaria di Napoli ma residente in città, e Giovanni Venosa , 43 anni, anche lui di origini partenopee, rispettivamente a 9 anni e 8 mesi, la donna, e 12 anni, l’uomo. Le altre condanne emesse dal gup Setta hanno interessato: Gennaro Cappuccio , di Napoli- Scampia (9 anni e 8 mesi); Antonio Bove , domiciliato a Castellabate (condannato a 2 anni); Nicola Cilento di Agropoli (2 anni, 2 mesi e 20 giorni), nel frattempo rimesso in libertà, Francesco Materazzo , di Perdifumo (2 anni, 2 mesi e 20 giorni); Alessandra Parziale , di Napoli (4 anni e 6 mesi); Amerigo Antonio Sigillo , di Napoli (2 anni, 2 mesi e 20 giorni); Mario Venosa (2 anni, 2 mesi e 20 giorni). Il collegio difensivo era composto, tra gli altri, dagli avvocati Andrea Aprea , Leopoldo Catena e Lorenzo Spadafora . L’inchiesta scrive la Città è riferita a un’intensa attività investigativa dei carabinieri della compagnia di Agropoli nei cinque mesi compresi tra novembre del 2020 e aprile dell’anno successivo. Un certosino lavoro investigativo fatto di intercettazioni, pedinamenti e appostamenti per ricostruire le piazze di spaccio e i canali di approvvigionamento degli stupefacenti. I militari dell’Arma sono risaliti al volume d’affari e il giro dei clienti della “coop dello spaccio”. All’esame del giudice sono arrivate le intercettazione di 300 telefonate tra pusher e clienti. Ma c’è anche quella di Giovanni Venosa a uno spacciatore che aveva un debito di 1400 euro e fu aggredito e minacciato per fargli restituire la somma mancante. Nell’ambito della stessa indagine, i carabinieri effettuarono un recupero di cinque chili e mezzo di marijuana in località Marrota. Era il 21 aprile dello scorso anno. I militari intervennero nei pressi di un noto bar dove avvenne l’incontro tra il corriere giunto da Napoli Scampia e la coppia Cacace- Venosa che in quella circostanza fu arrestata dai carabinieri. Con la marijuana sequestrata si potevano ricavare circa 34mila dosi, stabilirono i successivi test eseguiti dal laboratorio per l’analisi delle sostanze stupefacenti dei carabinieri. Per nove imputati è arrivata la condanna di primo grado del Tribunale di Vallo. I restanti tre hanno scelto il rito ordinario.

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