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DISCHETTI IN MARE E PROCESSO PER DISASTRO AMBIENTALE A SALERNO: CODACONS PARTE CIVILE Provincia Provincia e Regione 

DISCHETTI IN MARE E PROCESSO PER DISASTRO AMBIENTALE A SALERNO: CODACONS PARTE CIVILE

I dischetti di materiale plastico si riversarono in più tratti costieri del Mar Tirreno Centrale, con
picchi nei pressi dell’isola di Ischia, sul litorale campano e su quello laziale tra Fiumicino ed
Anzio e giunti persino in Francia.
Il lavoro delle strutture centrali e periferiche del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia
Costiera ha accertato, nelle vicinanze di un impianto di depurazione collocato in prossimità della
foce del Sele e sugli argini del fiume, una forte concentrazione di questi filtri.
Ebbene, dopo quasi quattro anni dall’evento, Il CODACONS è stato ammesso parte civile con
ordinanza letta in udienza in data 1/12/2021 dalla Dott.ssa Casale, Presidente del Secondo
Collegio, Seconda Sezione Penale del Tribunale di Salerno nel processo a carico dei responsabili
nonché dei direttori tecnici e dei lavori dell’impianto di depurazione situato nel Comune di
Capaccio gestito dalla società a.s Paistom.
L’Avv. Matteo Marchetti, che si è costituito per il Codacons, dichiara: “Ricordate i milioni di
dischetti di plastica finiti in mare nei primi mesi del 2018, sulle spiagge del Mar Tirreno da
Capaccio (luogo di partenza) fino alla Sardegna, Corsica e Ville France sur la Mere (Nizza),
determinando una compromissione e un deterioramento di acqua, terra, compromettendo lo stato
ambientale di innumerevoli parchi marini, pezzi di plastica che sono stati ingeriti dagli animali,
addirittura con conseguenze letali? I fatti sono stati considerati talmente gravi dal PM che, nel
corso dell’udienza preliminare, ha chiesto ed ottenuto la modifica del capo di imputazione da
inquinamento ambientale a disastro ambientale ai sensi dell’art. 452 quater c.p.”.

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