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Deve scontare 20 anni di carcere e con altre condanne in arrivo, Starita ‘a strega finisce ai domiciliari a Scafati Cronaca Provincia e Regione 

Deve scontare 20 anni di carcere e con altre condanne in arrivo, Starita ‘a strega finisce ai domiciliari a Scafati

Finisce ai domiciliari con il braccialetto elettronico Vincenzo Starita, alias ‘ a strega, pusher di Scafati coinvolto in numerose inchieste della Dda e rinchiuso fino a ieri nel penitenziario Saluzzo a Cuneo: la sua patologia è incompatibile con il regime carcerario per cui, su richiesta degli avvocati Massimo Autieri e Teresa Sorrentino che si sono avvalsi di una perizia medico legale effettuata dal dottore De Marinis, il gip De Filippo del Tribunale di Salerno ha deciso per il ritorno a casa a Scafati del 40enne che sarà ristretto ai domiciliari con il braccialetto elettronico come da nuova normativa. Provvedimento adottato in quanto non c’era una struttura idonea per curare l’indagato. Oltre al cumulo di pena esistente,  Starita ‘a strega è atteso da altri due procedimenti giudiziari a suo carico sempre per reati legati alla droga aggravati dal metodo mafioso: a Salerno dove appena la settimana scorsa il pm della Dda Elena Guarino ha chiesto nella requisitoria per il processo con rito abbreviato altri 20 anni di reclusione  (sentenza attesa tra qualche giorno) nell’ambito di un blitz a Scafati messo a segno a dicembre del 2019 e a Torre Annunziata quando nel giugno scorso fu coinvolto in un’altra retata- con esponenti del clan D’Alessandro- operata dai carabinieri del comando provinciale di Napoli su disposizione dell’Antimafia partenopea. Ora il 40enne scafatese ritorna a casa dopo l’istanza presentata dai suoi legali, un’altra richiesta di incompatibilità con il carcere pende invece davanti al giudice Finamore del Tribunale di Torre Annunziata per l’inchiesta della Dda napoletana.

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