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Dehors, serve il via libera dei privati a Salerno Cronaca Economia 

Dehors, serve il via libera dei privati a Salerno

Sostiene di essere stato lui aggredito e di essersi solo difeso Aniello Cristino , il dipendente del “Banzai sushi & drinks bar” che martedì pomeriggio è stato querelato dal consigliere comunale Corrado Naddeo , che lo accusa di averlo picchiato. La vicenda è quella relativa al contestato dehors all’angolo tra corso Vittorio Emanuele e via Torretta, la stradina che conduce alle scalinate dell’ex cinema Astra. Intorno alle 14 di martedì, secondo la ricostruzione del consigliere comunale, uscendo di casa avrebbe visto i lavori per il montaggio del dehors che riteneva irregolare. Avvertita la polizia municipale, gli agenti erano arrivati per le verifiche ma Naddeo, mentre si trovava all’angolo della strada, sarebbe stato aggredito dal dipendente del locale e dal figlio di questi. «Mi hanno spinto a terra e mi hanno preso a calci e pugni», ha raccontato. Tutt’altra la versione di Aniello Cristino e del figlio Dario . «Ero di ritorno dal Comune quando ho trovato i vigili urbani che stavano effettuando un controllo. C’era anche il consigliere Naddeo che urlava e diceva ai vigili cosa fare. Una persona che era con me si è avvicinata al consigliere chiedendogli cosa fosse accaduto ma lui ha cominciato ad offendermi. A questo punto mi sono avvicinato per chiedergli con chi ce l’avesse ma Naddeo mi ha spinto, alzando per primo le mani, e ne è nato un parapiglia anche con altre persone che mi si sono scagliate addosso. A questo punto è intervenuto mio figlio». Mentre il consigliere comunale ha riportato contusioni giudicate guaribili in sette giorni, la prognosi per Aniello Cristino è stata di cinque giorni e per Dario di due per un morso a una gamba. «Se Naddeo non avesse dato indicazioni ai vigili su come operare io non avrei mai saputo che la polizia municipale era arrivata su sua richiesta. Come negli altri 14 controlli ricevuti in cinque mesi, un record, anche questa volta non sarebbe accaduto nulla se non fosse stato per l’atteggiamento di Naddeo». Cristino ha preannunciato querela nei confronti del consigliere comunale. Tutti i protagonisti dello scontro hanno chiesto l’acquisizione delle registrazioni della videosorveglianza comunale per chiarire l’accaduto. La polizia municipale ha fatto rimuovere il dehors, non essendo autorizzato. «Nessuno è così folle da spendere decine di migliaia di euro per una struttura di 35 metri quadrati, al Corso, senza ottenere tutte le autorizzazioni» affermano i Cristino, che mostrano vari documenti autorizzatori, il progetto e i versamenti fatti all’Ente per i diritti. Manca però l’ultimo documento, il permesso vero e proprio: «Al Suap del Comune ci hanno detto che tutto era pronto e di portare il bollettino pagato per ritirare l’autorizzazione – spiegano – ma al momento della consegna ci hanno detto che l’iter era bloccato». Dal Suap fanno sapere che «l’Avvocatura comunale ha comunicato l’esistenza di una sentenza della Cassazione che rendeva obbligatoria l’acquisizione preventiva dell’autorizzazione del proprietario dell’area privata sulla quale esiste una servitù pubblica, prima di concedere l’ok definitivo» e che «per il dehors in questione non è stata rilasciato alcun permesso». In pratica poiché via Torretta è privata, pur essendo ad uso pubblico, e quindi sarebbe necessaria prima l’autorizzazione del proprietario dell’area e poi quella comunale. «Se applicano questa regola con noi, devono farlo con tutti e saremo noi stessi a segnalare le decine di strutture nelle stesse condizioni », annuncia Aniello Cristino. Fonte: La Città di Salerno

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