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Decadenza Gambino, il presidente Mattarella firma il definitivo scioglimento del consiglio comunale di Pagani Politica Provincia e Regione 

Decadenza Gambino, il presidente Mattarella firma il definitivo scioglimento del consiglio comunale di Pagani

Il Presidente della Repubblica ha decretato lo scioglimento del consiglio comunale di Pagani. Si conclude così il Gambino ter, almeno sulla carta. Come previsto già lo scorso 28 novembre dalla nota del Prefetto di Salerno, Francesco Russo, il Presidente Sergio Mattarella ha firmato il decreto con cui ha dichiarato sciolto il consiglio comunale paganese.  La relazione del Viminale si basa sulla sentenza del Tribunale di Nocera Inferiore dello scorso 9 ottobre, quella con cui veniva accolto in toto il ricorso presentato dal Prefetto di Salerno Francesco Russo. In virtù del passaggio in giudicato del tribunale nocerino, che dichiarava decaduto Alberico Gambino ai sensi del comma 11 dell’articolo 143 del Tuel, si è configurata una delle fattispecie previste dal comma 1 delFarticolo numero 53 del Testo unico degli enti locali, che comporta lo scioglimento del consiglio comunale a seguito dalla sopraggiunta decadenza del primo cittadino. Termina ufficialmente, quindi, la terza amministrazione Gambino, iniziata con il ballottaggio dello scorso 9 giugno vinto dal consigliere regionale di Fdl contro l’ex alleato Salvatore Bottone.
La conclusione naturale del consiglio comunale a inizio 2020, però, dovrebbe restare solo su carta senza produrre effetti importanti. A seguito del decreto di scioglimento del Presidente della Repubblica, infatti, dovrebbe arrivare anche una nota del prefetto salernitano a chiarire il futuro di Palazzo San Carlo. Molto probabilmente dovrebbe restare tutto com’è. Nessun commissario- scrive Aldo Padovano su il Mattino- dovrebbe sostituirsi alla giunta o al primo cittadino, com’è previsto per prassi in qualsiasi comune d’Italia che si avvicina alle elezioni amministrative dopo uno scioglimento naturale del consiglio comunale. Nessuna gestione commissariale di Palazzo San Carlo o almeno la garanzia esclusiva delFordinaria amministrazione, come consuetudine vuole in un periodo di va- catio. Con in carica l’attuale amministrazione, anche se retta dal vice sindaco Anna Rosa Sessa e dal super consulente e dirigente Emilio Bonaduce, la gestione politica continuerà ad andare avanti nonostante lo scioglimento ufficiale. In questi pochi mesi che mancano alle amministrative 2020, infatti, dovrebbero essere approvati atti fondamentali per il futuro di Palazzo San Carlo. Questioni spinose come la dichiarazione del dissesto finanziario, la nuova struttura organizzativa dell’ente, la creazione di una nuova super società partecipata, la redazione del nuovo Puc. Argomenti che con il commissariamento dell’ente, invece, non sarebbero mai stati messi all’ordine del giorno fino alle nuove elezioni

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