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De Luca Jr., quando la “pezza” è peggio della gaffe Politica Primo piano 

De Luca Jr., quando la “pezza” è peggio della gaffe

Potevano bastare delle semplici scuse, d’altronde un errore può capitare a tutti. Invece Piero De Luca, dopo lo scivolone di ieri sulla vicenda del quotidiano La Città ha preferito attaccare a testa bassa dei fantomatica “nemici della stampa e dell’informazione”, rei di aver travisato le sue parole.

L’effetto è stato quello che la “pezza” è stata peggio della gaffe. Ieri avevamo raccontato in un articolo quello che era successo ed ovviamente sul web si è scatenato il putiferio.

Come detto un errore ci può anche stare ma perseverare è diabolico. La conferma? L’ennesimo intervento di De Luca Jr. tramite il suo staff rende ancora tutto più assurdo. Il giovane parlamentare diffonde questo nuovo comunicato: “I nemici della stampa e dell’informazione imparassero a leggere l’interrogazione presentata prima di spingersi ad offese volgari e fuori luogo. Nell’atto ispettivo non si parla assolutamente di fondi pubblici percepiti da La città, ma si invita semplicemente il Governo a mettere in campo interventi urgenti di sostegno per scongiurare la chiusura della redazione di tale testata. Si aggiunge nell’interrogazione che questa vicenda si inserisce in un quadro già fortemente preoccupante per l’informazione di tagli ai fondi per l’editoria che mettono a rischio moltre altre testate locali. Per l’insieme di tali ragioni, si sollecita il Governo a non voltarsi dall’altra parte come sta facendo per ogni problema del Paese.”

Peccato però che all’interno della stessa interrogazione, sempre diffusa dal suo staff, ci sia questo richiamo: “- a conferma del fatto che tali tagli si ripecuotono a danno delle testate, in particolare quelle territoriali, vi è la gravissima vicenda che ha interessato il quotidiano “la Città”, una delle esperienze editoriali più significative degli ultimi anni in Provincia di Salerno, che il prossimo 8 marzo avrebbe compiuto 23 anni di attività editoriale”. Il riferimento alla responsabilità del presunto taglio (provvedimento ancora non andato in vigore, ndr) ai fondi per l’editoria sulla sorte del quotidiano La Città è evidente e palese, quindi non si capisce perchè il parlamentare, invece, di ammettere il proprio errore, perseveri nella sua indifendibile posizione.

In questa maniera la “pezza” è peggio della stessa gaffe. Forse la disinvolta inesperienza sta giocando un brutto scherzo al giovane parlamentare. Forse è il caso che qualcuno del suo staff lo tenga aggiornato meglio sulle cose da fare e da dire. Forse…

 

 

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