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De Luca indagato, opposizioni scatenate Primo piano 

De Luca indagato, opposizioni scatenate

L’iscrizione nel registro degli indagati di De Luca ha scatenato le opposizioni. “Restare garantisti è un obbligo di civiltà quando si è al cospetto di un avviso di garanzia, ma che esistesse un “sistema Salerno” quale pratica del consenso deluchiano è di pubblico dominio. Vincenzo De Luca alla luce dell’avviso di garanzia deve fare piena chiarezza e non sono ammissibili insulti e teatrini con i quali svia sempre l’attenzione”, il commento del commissario regionale di Fratelli d’Italia Antonio Iannone.

“Ancora un avviso di garanzia per De Luca? E dov’è la novità, ormai non fa più nemmeno notizia che la magistratura scopra il malgoverno di questa persona”. Cosi’ Angelo Tofalo, deputato salernitano del Movimento 5 stelle. “E’ l’ennesima indagine a carico del De Luca amministratore – afferma – che si aggiunge alla collezione personale e al suo ricco curriculum. Si aggiunge soprattutto a quello del sindaco di Salerno, dal quale attendiamo ancora le scuse alla città e le dimissioni. Da quasi 30 anni le stesse persone siedono in posti di comando gestendo fiumi di quattrini e dando vita all’ormai noto a tutti “sistema Salerno”, l’affondo.

Sulla vicenda è intervenuta anche la Lega con il coordinatore regionale Valentino Grant e i deputati: “Pur restando garantisti, l’inchiesta che vede coinvolto il presidente De Luca è sempre piu’ inquietante. L’ipotesi di interferenze sulla gestione degli appalti del Comune di Salerno è un grave segnale che lancia allarmanti sospetti sulla capacità e indipendentenza amministrativa dell’amministrazione Napoli, appena riconfermata. Troppe ombre sulla trasparenza amministrativa nella nostra regione. Lo ripetiamo da tempo: l’uomo solo al comando, anche in vista della quarta ondata del Covid-19, non si addice ad una realtà democratica occidentale”.

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