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Culturista morta, tre indagati. Perizia sul telefonino del personal trainer Provincia e Regione 

Culturista morta, tre indagati. Perizia sul telefonino del personal trainer

La verità sulla morte di Anna Milite, culturista di 46 anni di Nocera Superiore, potrebbe emergere anche da una perizia sul telefonino di uno degli indagati.   La procura di Nocera Inferiore ha conferito incarico ad un perito per effettuare un accertamento tecnico su di un telefonino e altro materiale informatico, sequestrato tempo prima in casa di una delle tre persone indagate per il decesso di Anna Milite, culturista di 46 anni, morta a luglio scorso. Tre sono le persone indagate: un medico nutrizionista e due preparatori atletici. Per loro, l’accusa in concorso è di morte o lesioni come conseguenza di altro delitto e utilizzo o somministrazione di farmaci. . Determinanti saranno i risultati di due prelievi in particolare: quello proveniente dai capelli della donna e da un farmaco, contenuto in una boccettina senza etichetta, sequestrato dai carabinieri e nelle disponibilità della vittima. Anna Milite era ricoverata dal 28 marzo scorso. Il decesso è avvenuto il 28 luglio, nella struttura ospedaliera «Casa di Lara» a Salerno, un centro per la terapia del dolore. La donna pare soffrisse di un problema di occlusione alle corde vocali. L’autopsia, durata all’incirca tre ore, dovrà chiarire le cause della morte e quanto l’uso dei farmaci abbia potuto incidere. Prima di quel ricovero, la 46enne aveva girato diversi ospedali. Le sue condizioni fino ad un anno fa sarebbero state buone, ma i primi cambiamenti, soprattutto fisici, si sarebbero registrati quando decise di lasciare il suo preparatore atletico, per affidarsi ad un nutrizionista, ora indagato. Nei quesiti che la procura aveva posto al consulente, c’era quello di verificare se, anche in mancanza dell’uso di sostanze dopanti, la malattia prima e la morte poi, si sarebbero comunque verificate nei modi e nei tempi appurati. La procura di Nocera Inferiore valuterà il ruolo dei tre indagati, un nutrizionista e due preparatori atletici, stabilendo un eventuale rapporto tra loro e la vittima.

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