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Criticità a Ostetricia e Ginecologia a Sarno, la denuncia della Fials Provincia e Regione 

Criticità a Ostetricia e Ginecologia a Sarno, la denuncia della Fials

Criticità nel reparto di Ostetricia/ Ginecologia dell’ospedale Martiri del Villa Malta di Sarno, l’organizzazione sindacale Fials scrive ai vertici dell’ASL. “La.Fials intende esprimere l’ennesima criticità e inosservanza dei principi basilari a tutela degli standard di sicurezza previsti, il tutto con la conseguente possibile messa a rischio della salute degli operatori stessi e degli utenti. – si legge nella nota – Alle precedenti richieste di intervento dobbiamo necessariamente aggiungere quella relativa all’U.O.C di Ostetricia e Ginecologia del PO “Villa Malta” Alla luce della delibera del Direttore Sanitario di Nocera avente con oggetto: “sospensione temporanea attività di ricovero presso l’U.O.C. di Ostetricia/Ginecologia P.O. Umberto I”, la scrivente O.S. Fials non riesce, tuttavia, a capire per quale motivo tale decisione non sia stata adottata anche dalla Direzione Presidiale di Sarno. Non riusciamo a comprendere, infatti, come a pochi chilometri di distanza, vengano attuate azioni completamente diverse tra loro, eppure, l’Asl di appartenenza è la stessa, queste modalità di interpretazione stanno mettendo in grave pericolo tutti gli operatori sanitari e i degenti. A seguito di positività per Covid-19 verificatosi tra alcune pazienti ricoverate e riscontrate tra gli operatori, ci saremo aspettati la temporanea sospensione dei ricoveri e delle attività ambulatoriali, al fine di sottoporre tutto il personale sanitario alla Sorveglianza Sanitaria e per consentire una sanificazione di tutti gli ambienti. La sanificazione, alcune volte è stata eseguita con pazienti e operatori presenti in servizio, durante l’orario notturno, infatti, le gravide sono state collocate nel corridoio per permettere tale operazione, esponendo tutti i presenti all’inalazione dei prodotti utilizzati. Oltretutto, le difficoltà di recepimento in tempi brevi del referto del tampone sta provocando ulteriori incertezze e difficoltà organizzative, infatti, all’interno dell’U.O. vengono ricoverate pazienti con sierologico negativo e sottoposte a tampone faringeo come protocollo, in attesa del referto; le stesse vengono collocate nelle stanze di degenza, anche due per stanza; tale procedura, secondo la scrivente è completamente inappropriata e non rispettosa delle Disposizioni Aziendali, in quanto, può giungere in un secondo momento la positività Covid-19 tramite il tampone faringeo molecolare e così contagiare anche gli altri degenti e operatori. . Ovviamente tale episodio descritto si è verificato all’interno dell’U.O. succitata. Il collocamento nelle stanze di degenza (2 degenti per stanza) di pazienti in attesa di tampone faringeo è contrario a quanto disposto da Codesta Direzione ASL Salerno, in quanto, viene meno il concetto di Isolamento a cui dobbiamo attenerci per prevenire ogni forma di contagio tra i pazienti e gli operatori,oltretutto, è risaputo che I test sierologici non sono funzionali alla diagnosi di Covid-19, dunque non costituiscono uno strumento per la gestione clinica dei pazienti. La scrivente, infatti, ha più volte ribadito la necessità di acquisire test ai fini della rilevazione e determinazione qualitativa del RNA virale del virus Covid-19 in tamponi rinofaringei e orofaringei da consegnare nei triage e Pronto Soccorso. (delibera n. 865 del 27/08/2020). Ad oggi nonostante le pubbliche smentite della Direzione di Presidio non esistono percorsi che differenziano il “pulito” dallo “sporco”, ma questo non ci meraviglia considerato le continue chiusure del PS stesso, tale richiesta più volte sostenuta dalla Scrivente non ha mai visto la Direzione mettere in campo azioni decise a favorire una netta separazione dei due percorsi così come richiesto e indicato nelle varie disposizioni. Inoltre, ci preme rimarcare la carenza di DPI adeguati, i quali, vengono consegnati in maniera insufficiente e disordinata, filtranti respiratori FFP2 (utilizzare sempre FFP3 per le procedure che generano aerosol), protezione facciale, camice impermeabile a maniche lunghe e guanti. In particolare si registra una evidente carenza di mascherine mod. ffp2 e ffp3, da dare in dotazione a tutto il personale operante presso tale U.O., in linea a quanto indicato dal D. lgs 81/2008 “Testo unico sulla salute e sicurezza nel lavoro”, in cui viene rimarcato che la dotazione dei lavoratori dei DPI appropriati ai rischi individuati è un obbligo del datore di lavoro In virtù di quanto descritto la scrivente O.S. Fials chiede: – che venga effettuata una temporanea sospensione dei ricoveri e delle attività ambulatoriali al fine di sottoporre gli operatori ad una efficace sorveglianza sanitaria con esecuzione periodica di tamponi faringei e favorire una sanificazione ottimale degli ambienti; – che venga obbligatoriamente permesso l’accesso delle degenti all’interno dell’U.O. solo con esito tampone faringeo Covid-19 negativo, così’ come effettuato presso l’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona; proprio per evitare eventuali contagi come già avvenuto; – che venga effettuata una corretta distinzione di percorsi “pulito” e “sporco”; – che venga effettuata una fornitura adeguata di DPI agli operatori – di conoscere i percorsi approvati da Codesta Direzione ed inviati alla struttura Commissariale Emergenza Covid, in modo di darne massima diffusione tra gli operatori Le chiediamo pertanto di procedere immediatamente al fine di produrre le indispensabili condizioni di tutela del singolo operatore, della collettività e della Salute Pubblica. Nel segnalare come l’assenza di un repentino riscontro risolutivo del problema comporterebbe per la scrivente l’obbligo di agire in ogni modo e in ogni sede ai fini di tutelare al tempo stesso la cittadinanza e gli operatori”.

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