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Crisi Ucraina, gli Usa: “Lista della Russia sulle persone da deportare”. Mosca nega Attualità Primo piano 

Crisi Ucraina, gli Usa: “Lista della Russia sulle persone da deportare”. Mosca nega

Mentre la diplomazia sembra giocare  le sue ultime carte, l’escalation militare non si ferma. L’autoproclamata repubblica filorussa di Donetsk, denuncia una vittima, un miliziano, e due feriti gravi nel Donbass, dove sarebbero avvenuti nuovi scambi di fuoco con l’esercito ucraino. Leonid Pasechnik, leader dell’autoproclamata repubblica filorussa di Lugansk, nel frattempo ha firmato un decreto che sancisce la mobilitazione volontaria di tutti gli uomini con più di 55 anni, nell’ambito di una più generale mobilitazione fin dai 18 anni, mentre nel weekend è stata proclamata la legge marziale. Intanto gli Stati Uniti accusano la Russia di avere una lista di persone da uccidere o deportare in Ucraina e il Cremlino nega.

Gli Usa hanno inviato una lettera all’Alto Commissario all’Onu per i Diritti Umani Michele Bachelet sostenendo che la Russia abbia una lista “nera” di personalità da uccidere o deportare in caso di invasione dell’Ucraina. L’agenzia di stampa Afp scrive che gli Usa sono profondamente preoccupati dalla potenziale “catastrofe per i diritti umani che si verificherebbe in caso di attacco all’Ucraina. Washington sostiene di avere informazioni affidabili che indicano che le forze russe stanno stilando liste di ucraini da assassinare o inviare in campi dopo un’occupazione militare. Il Cremlino però smentisce: il portavoce Dmitry Peskov ha sostenuto che si tratta di una «menzogna assoluta»

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