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Covid, Zangrillo contro il distanziamento sui treni Attualità Italia e Mondo Primo piano 

Covid, Zangrillo contro il distanziamento sui treni

“Ho sempre invocato il rispetto delle regole e del buon senso, il divieto non è una soluzione. Tutti i sedili occupati da gente educata e responsabile valgono più di mille posti liberi. Il problema vero non è se li occupi ma chi li occupa e come”. Queste le parole di Alberto Zangrillo, primario del San Raffaele di Milano, rilasciate alla Verità, sul tema del distanziamento sui treni che ha tenuto banco nel weekend.

Zangrillo contro il bollettino della Protezione civile

Il primario del San Raffaele ha sottolineato come secondo lui “il bollettino quotidiano diffuso dalla Protezione civile è una incredibile mistificazione rispetto alla verità clinica: in tutto il gruppo San Donato, quello in cui lavoro, abbiamo solo 10 pazienti in cura, nessuno recente, nessuno in intensiva. Prima non c’era un letto libero: ecco l’evidenza clinica”.

Il vero termometro “sono i ricoverati gravi e le terapie intensive, quello che oggi non incontriamo da mesi. Se fossi al posto del Cts sarei orgoglioso di essere italiano e cercherei di non favorire il timore. Se continuiamo a comportarci con responsabilità non serve mantenere divieti privi di senso. Si possono benissimo fare un matrimonio o un battesimo e feste di laurea. In coda al supermercato oggi l’assembramento non c’è? In aeroporto? Ci vogliamo raccontare delle palle?”

Zangrillo e il convegno in Senato: “Non sono un negazionista”

Il convegno organizzato in Senato da Vittorio Sgarbi, tra i cui ospiti ci sono stati Alberto Zangrillo e Andrea Bocelli, “ha posto il tema della libertà e della cura. Per questo malgrado la campagna diffamatoria che abbiamo subìto sono contento di averci partecipato”.

C’è chi, come il primario del Sacco Massimo Galli, ha definito Zangrillo e i colleghi intervenuti al convegno una “minoranza rumorosa”. Zangrillo ha replicato dicendo che “non mi interessa polemizzare con Galli. Se qualcuno prova a definirmi “negazionista” davanti a me io gli urlerei in faccia qualcosa di irriferibile. ‘Negazionista’ è chi nega l’Olocausto, la persecuzione degli ebrei, i crimini di Hitler. Il tentativo di squalificare le nostre posizioni accostandoci ai carnefici è infame”.

“Non posso sopportare che persone prive di competenze provino a mettersi sul mio stesso piano – ha aggiunto -. Dal 22 febbraio al 18 aprile ho passato tutte le mie giornate solo con i malati di Covid, poi arriva un tizio che nella vita fa lo statistico e pretende di spiegarmi cosa sia il Covid“.

Zangrillo sulle mascherine: “Vanno indossate”

Zangrillo ha poi affrontato il tema delle mascherine: “Su 100 persone che incontro ne vedo 70 con la mascherina calata. Io dico di mettere queste benedette mascherine, ma allo stesso tempo è evidente che la violenza del virus è incredibilmente abbattuta rispetto a questo inverno. Basta ricorrere alla paura, la usano tanti personaggini che hanno alimentato il furor di popolo”.

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