You are here
Covid ad Albanella, lettera dei genitori al sindaco: “Ecco perchè non mandiamo i nostri figli alla Elementare” Provincia e Regione 

Covid ad Albanella, lettera dei genitori al sindaco: “Ecco perchè non mandiamo i nostri figli alla Elementare”

Ad Albanella, in una lettera, i genitori motivano la decisione di non mandare i figli a scuola in era covid. Si tratta di un gruppo di madri e padri dei bambini della prima classe elementare (1^ B) di Matinella, in forma di lettera aperta rivolta all’attenzione del sindaco di Albanella, Rosolino Bagini.

Egr. Sindaco, Le sarà sicuramente pervenuta la notizia che parte dei genitori dei bambini di prima elementare non hanno ritenuto opportuni mandare i propri bambini a scuola dopo l’ordinanza della Regione Campania n° 92 del 23/11/2020, che ha stabilito la ripresa dell’attività didattica in classe. Tale ordinanza è stata emessa dopo che l’Unità di Crisi ha esaminato i risultati dello screening a campione, su base volontaria, relativo alla popolazione scolastica; in particolare, per la fascia di età 0-6 anni, i dati indicano una positività al giorno 23 dello 0,33%. In base a questi valori, si è consentito il ritorno a scuola in presenza per scuole dell’infanzia e prima classe della scuola primaria, fatta salva l’adozione di misure restrittive da parte dei Comuni in relazione all’andamento epidemiologico nel singolo contesto territoriale. Detto ciò, giacché Lei, in veste di sindaco, è responsabile della condizione di salute della popolazione del suo territorio (e quindi deve conoscerne lo stato), è tenuto a prendere provvedimenti se le condizioni ambientali sono invivibili e soprattutto se esistono pericoli incombenti (epidemie comprese), poniamo i seguenti quesiti:

Uno: sono stati effettuati tamponi nel nostro comune a docenti ed alunni? Se sì, quanti? Immaginiamo pochi o nessuno…

Due: se pur si confermasse nel nostro territorio una percentuale dello 0,33%, ritiene che 0,33% voglia significare nessuno? Traduciamo: Lei manderebbe i bambini a scuola sapendo che non si è sicuri al 100% di non avere bambini positivi? In più, sono messi tanto peggio di noi comuni adiacenti al nostro come Altavilla S. e Roccadaspide che hanno optato per lo stop delle scuole di ogni ordine e grado?

Tre: è a conoscenza che dei 10590 test antigenici effettuati, la percentuale dei falsi positivi è alta proprio nei bambini, poiché tali test non sono altamente efficienti nel rilevare cariche virali basse e di conseguenza i risultati non sono sempre sicuri per i bambini positivi, nei quali la carica virale è generalmente bassa?

Quattro: è tale la differenza, in termini di prevalenza del virus, tra i bambini di prima elementare e quelli di seconda, per cui per i primi si può scegliere di mandarli in classe, mentre per gli altri non è possibile la presenza? Ce lo spiega?

Cinque: è realmente convinto dell’adeguatezza strutturale delle nostre classi relativamente al rischio COVID? Può essere garantito il distanziamento tra gli alunni, specie con i banchi attualmente in uso?

Sei: le risulta che varie associazioni di pediatri italiani, nel corso delle ultime settimane, hanno lanciato l’allarme “Teniamo le scuole chiuse!”?

Sette: si è parlato della relazione tra virus e bambini. E degli insegnanti cosa ci dice? In che modo il sistema scolastico monitora la situazione dei docenti e del personale non docente onde evitare una possibile trasmissione del virus tra adulti e bambini?

Ultimo: la politica regionale può affermare quello che vuole e lei accodarsi, ma le pare così tanto meno grave ed esplosiva la situazione attuale rispetto ai mesi di maggio e giugno scorsi, quando con più pochi casi di contagio e decessi e con ospedali più vuoti di oggi, le scuole sono rimaste chiuse?

In conclusione, signor Sindaco, le vogliamo dire che noi genitori siamo i primi a comprendere, perché lo verifichiamo di persona ogni giorno, quanto questa pandemia stia nuocendo alle fasce più giovani della popolazione e quindi anche ai bambini, in termini di istruzione e socializzazione, ma, data la situazione non ce la sentiamo di comportarci diversamente. A motivarci non è soltanto la paura ma anche la prudenza. Rifletta… e magari risponda sinceramente.

scritto da 







Related posts