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Covid 19, dall’America 100 milioni di dollari per l’Italia Italia e Mondo Primo piano 

Covid 19, dall’America 100 milioni di dollari per l’Italia

Gli Stati Uniti resteranno chiusi per coronavirus almeno fino al 30 aprile. Clamorosa marcia indietro di Donald Trump, che proroga di un altro mese le misure restrittive nel Paese che ora guida la triste classifica mondiale dei contagiati, con oltre 143 mila casi positivi e più di 2500 morti.

Ma l’altra notizia riguarda il sostegno all’Italia, alla quale gli Usa invieranno 100 milioni di dollari di materiale sanitario, oltre ai respiratori che – ha ricordato – stanno già inviando al nostro Paese come alla Spagna e alla Francia: “Giuseppe era molto contento”, ha affermato Trump riferendosi al presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Riaprire gli Stati Uniti per metà aprile “era solo una aspirazione”, si difende quindi il presidente americano, mentre uno studio della Fed di St. Louis prevede che l’emergenza potrebbe costare 47 milioni di posti entro fine giugno e una disoccupazione al 32,1% nel secondo trimestre, superando di gran lunga il picco della Grande Depressione.

I dati e soprattutto la prospettiva tragica che riguarda il numero delle vittime, secondo uno studio dell’Imperial College di Londra, ha portato Trump alla marcia indietro. Il monito di Anthony Fauci, il massimo esperto americano di malattie infettive, è quasi disperato: gli Usa potrebbero avere sino a 200 mila morti e milioni di contagiati. “Se riuscissimo a limitare il numero diciamo a 100.000, che comunque è un numero orribile, si potrebbe dire che si è fatto un buon lavoro”, ha detto il presidente, con una previsione agghiacciante che ha rilanciato il panico tra gli americani.

“Allunghiamo le linee guida fino al 30 aprile per rallentare la diffusione. Non c’è nulla di peggio che dichiarare vittoria prima di aver vinto”, ha spiegato il tycoon, prevedendo il picco delle morti tra due settimane, ossia proprio quando voleva far tornare l’America ‘open for business’. “Una mossa saggia e prudente”, ha commentato Fauci, che aveva portato i dati sull’epidemia nello Studio Ovale insieme a Debbie Birx, la coordinatrice della task force Usa contro il coronavirus.

Nel suo briefing Trump ha anche risposto a chi gli faceva notare che Russia, Cina e addirittura Cuba stanno aiutando l’Italia, stretto alleato Usa: “Stiamo mandando loro un sacco di varie cose di cui ora non abbiamo bisogno e li stiamo aiutando anche finanziariamente. Stiamo aiutando molto e stiamo lavorando a stretto contatto con l’Italia, ma anche con la Spagna, stiamo lavorando con tutti”, ha assicurato, mentre gli stessi Usa sono costretti ad importare dalla Cina e da altri paesi materiale medico come mascherine, guanti, tamponi, termometri.

LE RESTRIZIONI. Gli americani si preparano intanto ad un altro mese di restrizioni. Le linee guida federali raccomandano che gli assembramenti non superino le 10 persone, che i vecchi e gli individui con problemi di salute stiano a casa e che le persone lavorino da casa se possibile, evitando ristoranti, bar e viaggi non essenziali. Tutte misure che fanno leva sul senso di responsabilità, senza prevedere sanzioni per i trasgressori. Ma ormai i governatori di metà degli Stati americani hanno adottato provvedimenti più vincolanti, spesso a rischio multa.
Come ha deciso di fare il sindaco di New York Bill de Blasio, che ha annunciato ammende da 250 a 500 dollari. La Grande Mela resta il focolaio più drammatico, con oltre 33 mila casi e 776 morti, oltre la metà di quelli dello Stato. Oggi è arrivata finalmente la Usn Confort, la nave ospedale militare promessa da Trump, con mille posti letto che saranno riservati ai malati non di coronavirus, per liberare posti negli ospedali cittadini ormai travolti dall’emergenza. Come l’Elmhurst Hospital nel Queens, dove i cadaveri sono caricati in camion frigorifero a ritmo impressionante.

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