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CORONAVIRUS. SUPERATI I 4,5 MILIONI DI CONTAGI Attualità Italia e Mondo 

CORONAVIRUS. SUPERATI I 4,5 MILIONI DI CONTAGI

Sono più di 4,5 milioni le persone contagiate dal coronavirus nel mondo. Lo ha reso noto la John Hopkins University, che parla di 4.543.447 contagi a livello globale e di 307.715 persone che hanno perso la vita a causa di complicanze legate al virus. Ad essere maggiormente colpiti gli Stati Uniti, con 1.443.397 contagiati e 87.568 morti; secondo l’ultima rilevazione della Johns Hopkins University, sono morte 1.680 persone nelle ultime 24 ore, e il Center for Disease and Prevention (CdC), le autorità sanitarie statunitensi, stimano oltre 100.00 morti entro il primo giugno. Intanto in Brasile si dimette il terzo ministro della Sanità, l’oncologo Nelson Teich, dopo appena un mese in carica circa, per il numero record di casi di coronavirus. Nella sola giornata di ieri sono stati confermati 15.303 nuovi contagi e 824 morti, portando il totale a 220.291 persone contagiate e 14.962 morti. Teich, come il suo predecessore Mandetta, non ha voluto cedere alle pressioni del Presidente Bolsonaro perché espandesse l’uso della clorochina come terapia per il Covid-19. In India sono saliti a 85.940 i casi confermati: lo ha reso noto il ministero della Sanità, che ha anche aggiunto che sono 2.752 le persone che hanno perso la vita. Nelle ultime 24 ore l’India ha registrato 3.970 nuovi casi, superando così la Cina, dove sono, invece, stati registrati 8 nuovi casi, di cui 6 sono importati e 2 sono stati registrati localmente nella regione nord-orientale di Jilin, al confine con la Russia; in totale, finora la Cina ha registrato 82.941 casi positivi e 4.633 morti. In Europa, continua il trend in calo in Germania, dove i positivi sono aumentati di 620 unità arrivando ad un totale di 173.772, mentre sono stati registrati altri 57 decessi, per un totale di 7.881. Ma l’OMS avverte l’Europa in merito ad una possibile seconda ondata di contagi in autunno; in un’intervista rilasciata al Telegraph, il direttore regionale, Hans Kluge, evidenzia come i paesi che hanno allentato le misure del lockdown, devono approfittare dell’attuale situazione per potenziare gli ospedali e rafforzare i sistemi sanitari nazionali, come hanno fatto Cina e Giappone, le prime che hanno capito che non è il momento di festeggiare, ma di prepararsi.

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