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CORONAVIRUS. IN AUMENTO I CASI IN CINA Italia e Mondo Primo piano 

CORONAVIRUS. IN AUMENTO I CASI IN CINA

Nel mondo i casi di contagio sono 16.741.049, i morti 660.428. Gli Stati Uniti e il Brasile si confermano i Paesi più colpiti in termini di contagi e di vittime. Gli Stati Uniti hanno ormai superato i 149mila morti (149.258), a seguito di una brusca impennata nelle ultime 24 ore: 1.592, il tasso di decessi giornalieri più alto da due mesi e mezzo; la Johns Hopkins University di Baltimora segnala anche un aumento di circa 60 mila unità nei nuovi contagi, che così sono arrivati ad un totale di 4.352.084. “Batteremo il virus”, “presto avremo il vaccino” e gli Usa sono pronti a produrre “500 milioni di dosi”: queste sono le dichiarazioni del presidente Trump, durante il ripristinato briefing del martedì, che si è anche dichiarato soddisfatto della popolarità dell’immunologo Fauci, a proposito del quale ha aggiunto “Lavora per la mia Amministrazione, non capisco perché io non sia altrettanto popolare”. Preoccupante anche la situazione del Brasile; secondo quanto reso noto dalle autorità sanitarie, nella giornata di ieri sono stati registrati altri 40mila nuove infezioni, con il totale che è arrivato a 2.483.191. Il Ministro della Sanità ha anche comunicato altri 921 decessi, che portano il bilancio delle vittime a 88.539. Hong Kong è alle prese con un focolaio che potrebbe portare al collasso le strutture ospedaliere, con conseguente perdita di vite umane: la governatrice dell’ex colonia britannica, Carrie Lam, ha affermato che c’è stata una ripresa delle infezioni a livello locale, dopo il record di 145 nuovi casi in 24 ore registrato la settimana scorsa. Intanto le autorità sanitarie cinesi si sono dichiarate preoccupate per la situazione nello Xinjang, la regione della Cina più colpita in questo momento, dove nelle ultime 24 ore sono stati registrati 89 dei 101 nuovi contagi registrati nelle ultime 24 ore, mai così tanti negli ultimi 3 mesi. La situazione in Europa, registra un aumento di 684 nuovi casi nelle ultime 24 ore in Germania, che ha portato il totale a 206.926: lo riferisce il Robert Koch Institute, precisando che ci sono stati altri 6 morti per complessivi 9.128 decessi; il direttore dell’Istituto si è detto preoccupato per i numeri crescenti dell’epidemia nel Paese, dovuti ai comportamenti “negligenti” della popolazione, che potrebbero far sviluppare una seconda ondata. Proprio per questo le autorità tedesche hanno consigliato ai cittadini di non andare in vacanza nelle regioni più colpite della Spagna, suscitando le ire di Madrid. Ma intanto in Spagna è tornata la paura: dopo l’allentamento delle misure restrittive, il Paese iberico sta facendo registrare un’impennata di nuovi contagi, con ben 224 focolai attivi, soprattutto nelle regioni della Catalogna, dell’Aragona e della Murcia; ad oggi le persone contagiate sono 280.610, mentre le vittime sono 28.436.

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