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Coronavirus, Franceschini: “Le vacanze? Si faranno, ma saranno diverse e in Italia” Turismo ed Eventi 

Coronavirus, Franceschini: “Le vacanze? Si faranno, ma saranno diverse e in Italia”

Il sole è alto, le giornate sono più lunghe, il tepore ci indica che la primavera è già cominciata e ci ricorda che un anno fa, a quest’ora, avevamo già organizzato le nostre desiderate vacanze estive. Oggi, certo, è più difficile farlo perché, oltre alle incertezze economiche, ogni giorno aumentano i dubbi su come sarà la nostra vita nei prossimi mesi ma una nota positiva arriva proprio in questi minuti. “Questa estate si faranno le vacanze? Sì, saranno diverse ma si potranno fare”. Lo ha detto in Aula il ministro per i beni e le attività culturali, Dario Franceschini, aggiungendo che “bisognerà garantire le norme di sicurezza (la distanza, le misure di distanziamento, le mascherine e la sanificazione), ma si faranno e saranno italiane, che deve rappresentare anche un’opportunità”.
Non c’è ancora certezza su quello che accadrà nella «fase 2» in generale e tantomeno su che forma avranno le vacanze estive. È chiaro che tutti speriamo di poter partire, nel modo più sicuro possibile, ma al momento si possono fare solo previsioni con una consapevolezza: dovremo imparare a convivere con il coronavirus e adattarci a nuove abitudini per tutelare noi e gli altri. E lo dovremo fare anche in vacanza. Che non ci si possa spostare all’estero è quasi una certezza. Quindi il turismo sarà tutto italiano. Le località di mare e di montagna, i campeggi, i piccoli borghi si stanno organizzando per permettere di poter fare le vacanze ai loro ospiti in sicurezza. In questi momenti di grande incertezza, la flessibilità potrebbe essere l’unica soluzione vincente per convincere i viaggiatori a prenotare. Gli albergatori stanno pensando ad una clausola che permetta la cancellazione senza alcuna penale. Lo stesso Airbnb sta ragionando con gli host (le persone che mettono in affitto sulla piattaforma le loro case) sulla necessità di garantire agli utenti una maggior flessibilità nella cancellazione delle prenotazioni. Per gli arei la pratica di rimborsare un cliente o di prevedere un voucher o di consentire di riprogrammare la partenza sarà valida ancora per lungo tempo. Almeno finché non si tornerà alla normalità.

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