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Coronavirus, De Luca: “Evitiamo le strette di mano. Oggi comincio io” Attualità Primo piano 

Coronavirus, De Luca: “Evitiamo le strette di mano. Oggi comincio io”

“Evitiamo le strette di mano, oggi comincero’ io, cosi’ da seguire le norme comportamentali emanate dal Governo”. A dirlo a ‘Barba&Capelli’, su Radio CRC, Vincenzo De Luca, presidente della regione Campania.

Nel frattempo sono 31 le persone contagiate da coronavirus in Campania. Nella giornata di ieri, nel laboratorio dell’ospedale Cotugno, centro di riferimento regionale per le malattie infettive, sono stati effettuati 42 tamponi di cui 3 sono risultati positivi. Come per tutti gli altri finora positivi, si attende la conferma ufficiale da parte dell’Istituto Superiore di Sanita’.
Restano 9 i pazienti ricoverati nell’ospedale e le loro condizioni di salute non destano preoccupazione, nessuno e’ in terapia intensiva e tutti respirano in maniera autonoma. Tra loro anche il ‘paziente 1’ di Napoli, ricoverato ieri in osservazione. L’uomo era rientrato a Napoli da Milano poco prima di Carnevale e, ai primi sintomi, si era sottoposto al tampone risultato positivo. Per lui, come da prassi era scattata la quarantena domiciliare. Anche i casi registrati ieri sono ‘contagi da migrazione’, rientrati cioe’ nel territorio della Campania dopo essere stati in Lombardia.

“In galera chi alza le mani contro medici e infermieri”. Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, torna a intervenire sulle aggressioni ai medici e la vicenda dei familiari del 15enne ucciso da un carabinieri nel corso di un tentativo di rapina, che hanno devastato il Pronto soccorso dell’ospedale Pellegrini. “Do per scontato che, quando ci sono ragazzi che muoiono, c’è da esprimere dolore – ha detto De Luca in diretta a “Barba&Capelli”, trasmissione di Corrado Gabriele in onda su Radio Crc -. Sono tragedie che colpiscono non solo le persone interessate, ma anche le famiglie.
Mantenendo un linguaggio di tale umanità, bisogna parlare di chiarezza: lo squadrismo, comportamenti vandalici e criminali sono intollerabili. Abbiamo avuto un episodio già due anni e mezzo fa, dove un’ondata di squadriglie ha sfondato le finestre di un ospedale. Dopo due anni non è cambiato nulla – ha aggiunto il presidente della Regione Campania -.

Esprimo la mia solidarietà e il mio sostegno ai nostri medici e ai nostri operatori sanitari, vittime di aggressioni da troppo tempo. Un paese in cui la legge non ha sanzione è un paese che non esiste. Bisogna rendere dei provvedimenti immediatamente, facendo in modo che chi alza le mani contro un medico, vada in galera subito. Se non paga mai nessuno, questi episodio non possono far altro che ripetersi a catena”.

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