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Corbara. Alveo da pulire, Pentangelo contro Consorzio di Bonifica Provincia e Regione 

Corbara. Alveo da pulire, Pentangelo contro Consorzio di Bonifica

L’alveo del torrente di Corbara va pulito e il sindaco diffida il Consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio Sarno.

La scelta del primo cittadino del comune pedemontano si è avuta perché il torrente di Corbara scorre entro il territorio del Comune per una lunghezza di circa 1000 metri.

Per legge, il Consorzio deve provvedere a promuovere ed attuare la bonifica integrale dell’area, a tutela e valorizzazione del territorio.

Il comune di Corbara, lo scorso giugno, aveva comunicato al Consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio Sarno, Bacini del Sarno, dei Torrenti Vesuviani e dell’Irno, l’avvio del procedimento volto ad ottenere l’adozione delle più opportune, utili e dovute attività  per il risanamento e disinquinamento dell’Alveo Torrente di Corbara.

Ad oggi nulla sembra essere cambiato. Pentangelo, infatti, ha specificato che non essendoci stata alcuna risposta da parte del Consorzio di Bonifica, si è passati direttamente alla diffida. Una diffida resasi necessaria perché l’area versa in condizioni che possono minare la pubblica incolumità. La folta vegetazione  accumulatasi nel tempo, infatti, rischia di diventare ricettacolo di insetti ed essere pericolosa per la salute di cittadini e residenti.

Il sindaco corbarese ha chiesto, entro 10 giorni dall’ordinanza emessa, “l’esecuzione di tutte le opere di manutenzione straordinaria necessarie per garantire la pulizia dell’Alveo Torrente di Corbara e scongiurare qualsiasi situazione di pericolo per l’incolumità pubblica”. “Nell’ipotesi di mancato adempimento di quanto ordinato – recita ancora il documento firmato da Pentangelo – il Comune di Corbara interverrà in via sostitutiva all’esecuzione delle summenzionate opere di manutenzione straordinaria imputando al Consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio Sarno, Bacini del Sarno, dei Torrenti Vesuviani e dell’Irno tutti i relativi costi e maggiori oneri che ne deriverebbero”.

Fonte: Agro24

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