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Coprifuoco alle 23, poi l’abolizione. Regioni in zona bianca Attualità Italia e Mondo Primo piano Provincia e Regione 

Coprifuoco alle 23, poi l’abolizione. Regioni in zona bianca

Coprifuoco alle 23 in Italia, in attesa della zona bianca. Il decreto riaperture, varato dal governo, è in vigore e la prima misura è lo slittamento del coprifuoco dalle 22 alle 23. Il divieto di spostamenti vale sempre fino alle 5 del mattino successivo. Il decreto prevede ulteriori step: dal 7 giugno il coprifuoco si sposterà a mezzanotte e dal 21 giugno sarà completamente abolito. La novità che scatta è il primo passo del ‘piano Draghi’, che entrerà nel vivo il prossimo mese con il ripristino della zona bianca: i cambiamenti più rilevanti riguarderanno subito Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna, che diventeranno bianche il primo giugno. Il 7 sarà il turno di Abruzzo, Veneto e Liguria: per tutte, niente coprifuoco e uniche regole da rispettare saranno mascherina e distanziamento.

Nella serata di martedì, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato ed emanato il decreto legge approvato lunedì dal Consiglio dei ministri, che disciplina le riaperture in riferimento all’evoluzione della pandemia da Covid.

“Dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 6 giugno 2021, in zona gialla, i limiti orari agli spostamenti di cui ai provvedimenti adottati in attuazione dell’articolo 2 del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, hanno inizio alle ore 23:00 e terminano alle ore 5:00 del giorno successivo, fatti salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute – si legge -. 2. Dal 7 giugno al 20 giugno 2021, in zona gialla, i limiti orari agli spostamenti di cui al comma 1 hanno inizio alle ore 24:00 e terminano alle ore 5:00 del giorno successivo”.

“Con ordinanza del Ministro della salute possono essere stabiliti limiti orari agli spostamenti diversi da quelli di cui ai commi 1 e 2 per eventi di particolare rilevanza” si legge ancora nel testo del decreto sulle riaperture pubblicato in Gazzetta ufficiale.

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