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Centro Sportivo Meridionale di San Rufo, iniziata la procedura di messa in liquidazione Calcio Dilettanti Provincia e Regione Sport 

Centro Sportivo Meridionale di San Rufo, iniziata la procedura di messa in liquidazione

Iniziata la procedura di messa in liquidazione del Centro Sportivo Meridionale di San Rufo. La decisione è stata presa ieri sera nel corso dell’Assemblea Generale del Consiglio di Amministrazione guidato dal sindaco di Sanza Vittorio Esposito. “La procedura di messa in liquidazione del Centro Sportivo Meridionale di San Rufo – ha spiegato Esposito – si concluderà nel momento in cui i Consigli Comunali dei 12 Comuni Soci Fondatori più la Comunità Montana, altro socio, avranno deliberato il da farsi”. I Comuni dovranno prendere una decisione entro 30 giorni. “Se i Comuni non delibereranno lo scioglimento – ha spiegato ancora il sindaco Esposito – si dovrà capire come portare avanti il Centro Sportivo vista la mole di debiti derivanti dal fatto che i Comuni fondatori non pagano le quote associative e così non possiamo più andare avanti”. Secondo il presidente del Cda del Consorzio il debito ammonta a circa 2 milioni e 800mila euro di quote mai versate da parte dei Comuni soci fondatori, relativi alle annualità dovute tra il 2008 e il 2018. Gli unici Comuni che pagano la quota associativa sono Polla, Caggiano e San Pietro al Tanagro, anche gli unici tre che ieri sera hanno preso parte all’Assemblea del Cda. “Se si dovesse deliberare per la messa in liquidazione del Centro Sportivo Meridionale – ha spiegato Esposito – sarà nominato un commissario e si procederà allo scioglimento del Consorzio. Sarebbe un peccato, considerando che sono più di 1200 i ragazzi iscritti alla piscina del Centro. Stanno ammazzando il futuro di tanti giovani che avevano trovato nel nuoto un’occasione di crescita e sviluppo”. Per il presidente dell’Assemblea dei sindaci del Vallo di Diano Rocco Giuliano, primo cittadino di Polla, la struttura va salvata con l’impegno di tutti. “Ci sono Comuni, come Sassano o Padula, che devono versare 600mila euro. I Comuni soci fondatori – ha ribadito Giuliano – non pagano le quote e se la situazione resta invariata si andrà verso lo scioglimento. La struttura va salvata e potenziata, va trovato un interlocutore privato a livello nazionale che possa gestire il Centro Sportivo. Da gennaio toglieremo l’ossigeno e tutti i bambini e i ragazzi iscritti alla piscina resteranno, a malincuore, senza un servizio. Inoltre negli anni sono stati investiti circa 15 milioni di euro per la struttura che rappresenta dunque un patrimonio da salvaguardare. Penso – ha concluso il sindaco Giuliano – che i miei colleghi faranno una riflessione pensando al futuro e decidendo di mantenere attivo il Centro che offre un importante servizio ai giovani del territorio.” (fonte Ondanews)

mm

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