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Cartellone Estivo Comunale a Nocera Inferiore, le contestazioni di Potere al Popolo sul bando Provincia Provincia e Regione 

Cartellone Estivo Comunale a Nocera Inferiore, le contestazioni di Potere al Popolo sul bando

Dopo che Potere al Popolo ha interrogato l’Amministrazione e l’Assessorato alla Cultura esponendo le criticità emerse dal bando riguardo il Cartellone Estivo Comunale, l’Assessora Federica Fortino ha dichiarato: “L’Amministrazione supporta le iniziative in diverso modo. Com’è noto dalle determine dirigenziali è previsto un budget per gli eventi estivi, che viene utilizzato come supporto delle proposte che, tra l’altro, puntano a valorizzare artisti emergenti o già radicati del territorio”. Le parole dell’Assessora Federica Fortino riportate da un articolo di “In prima news” del 4 agosto ci sembrano una “non risposta”- afferma Potere al Popolo-, una dichiarazione del tutto insufficiente a darci chiarimenti in merito alle criticità da noi segnalate. Ci sorgono dei dubbi: l’Assessora Fortino ha letto la determina dirigenziale prodotta dal suo ufficio di competenza? È realmente intenzionata a promuovere e valorizzare l’arte e gli artisti del territorio o, come invece sembra, vuole usare la cultura come la solita operazione di facciata per sfilare in prima fila e presenziare sul palco? Ha ben chiaro che gli artisti, come qualsiasi altro lavoratore, vanno retribuiti? L’avviso per la partecipazione al Cartellone Estivo Comunale è chiaro: c’è un fondo comunale di 6000 euro di cui i progetti scelti potranno beneficiare nel limite dei servizi organizzativi quali palco, impianto, supporto al piano di sicurezza di protezione civile e oneri Siae. Nessuna menzione sulle spese necessarie a creare i contenuti degli eventi: questi costi graveranno interamente sulle spalle degli organizzatori. In altre parole, le opzioni sono due: o si chiederà agli artisti e agli organizzatori di lavorare gratuitamente per il Comune, oppure si chiederà di stabilire un biglietto d’ingresso e/o vendita di prodotti e sponsorizzazioni. La prima ipotesi è incompatibile con qualsiasi punto di vista etico; nel secondo caso, altrettanto scandaloso, si chiederà ai cittadini di partecipare a un evento comunale a scopo commerciale per ricompensare gli artisti, ovvero quei produttori di contenuti senza i quali ogni evento sarebbe semplicemente impossibile. Valorizzare l’arte vuol dire sostenerla materialmente, dando il giusto riconoscimento economico a tutti i lavoratori del settore: artisti, organizzatori, tecnici e quant’altro. Solo chi fosse in grado di garantire tale riconoscimento può poi intestarsi il merito di un cartellone. Altrimenti sull’avviso relativo al programma estivo, tanto valeva scrivere “armiamoci e andate”.

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