You are here
Canapa legale: gli effetti benefici per il nostro corpo Italia e Mondo 

Canapa legale: gli effetti benefici per il nostro corpo

Negli ultimi tempi, in seguito alla normativa sulle droghe leggere, l’uso della cannabis legale è tornato in voga. I benefici da essa prodotti, del resto, sono molteplici e scientificamente comprovati. Tant’è che la canapa si rivela un sostegno importante nelle patologie con le quali per il paziente, con la sola medicina tradizionale, risulta difficile convivere.

Le azioni di alleviamento del dolore e di rilassamento, però, sono solo alcuni dei benefici che la cannabis naturale può apportare all’organismo.

Tra gli altri effetti positivi è scientificamente dimostrato che, per esempio, la cannabis aiuta a gestire ansia e disturbi post traumatici, consente ai malati di sclerosi multipla di rilassare i muscoli ed è capace di ridurre sensibilmente gli effetti collaterali delle chemioterapie.

Differenza tra cannabis light e canapa illegale

Per differenziare la cannabis light dalla canapa illegale, la normativa stabilisce una netta distinzione tra le due, basandosi sulla concentrazione di THC e CBD, ovvero i principali responsabili degli effetti prodotti dalla marijuana. In particolare, il THC, sigla che indica il delta-9-tetraidrocannabinolo, non deve superare lo 0,5%. Per il CBD (cannabidiolo), invece, non vengono posti limiti, dato che esso produce soltanto effetti benefici.

È dunque il contenuto di THC che determina, o meno, la possibilità del verificarsi degli effetti collaterali e che, oltre il 0,5%, rappresenta quel confine superato il quale la cannabis è ritenuta illegale. Al contrario, il CBD è una sostanza benefica, ottima per la cura dell’organismo. Tant’è che esistono diversi prodotti sul mercato, oltre alla cannabis legale, contenenti CBD, come acque, chewing gum e gocce. Si tratta, è sempre bene chiarirlo, di prodotti il cui utilizzo non genera alcun effetto collaterale.

I benefici per il nostro corpo

I pionieri dell’utilizzo della cannabis a scopo terapeutico sono stati senza dubbio gli americani. In California, prima, e adesso anche a New York la cannabis light è del tutto legale. Per quali motivi? Semplice: le numerose proprietà curative della canapa. Basti pensare ai tanti sportivi che stanno iniziando a far uso di cannabis light dopo le gare per rilassare i muscoli e sciogliere la tensione post-gara, rilassandosi dalle fatiche del match (sia quelle muscolari che mentali).

Esperienza di vita

Come abbiamo avuto modo di vedere, la canapa legale e, in particolare, il CBD sono in grado di svolgere una vasta gamma di azioni. Ciò significa, di conseguenza, che non tutti i benefici post-assunzione si verifichino allo stesso modo e siano uguali per tutti.

La migliore soluzione è sempre quella di sperimentare i vari prodotti legali presenti sul mercato, in modo da verificare e stabilire quali siano le dosi e la frequenza di assunzione di cui si necessità per godere dei benefici della canapa legale. Questa è una cosa che non tutti sanno, eppure i cannabinoidi sono già presenti nell’organismo umano. Si tratta di un aspetto fondamentale per comprendere l’azione analgesica, per quel che concerne patologie come fibromialgia, artrite e dolori cronici vari. Inoltre, come già accennato, ora gli studi si stanno concentrando sugli aspetti inerenti alla cura dei tumori.

La cannabis terapeutica in questo senso può svolgere un’azione di primaria importanza, consentendo al paziente di alleviare gli effetti collaterali delle chemioterapie. Questa potrebbe rappresentare la svolta definitiva della storia della cannabis, anche se, noi europei, al contrario di USA e Canada (ancora una volta pionieri), siamo ancora indietro nel dare manforte alla ricerca. Solo l’Olanda già da anni si è attivata in questa direzione perchè introducendo sul mercato le droghe leggere ha creato vari aspetti vantaggiosi alla collettività:

  • creando opportunità di lavoro con i coffee shop
  • riducendo lo spaccio illegale e pericoloso
  • aumentando gli introiti dello Stato grazie alla coltivazione di numerose piantagioni di cannabis. 

Mi chiamo Enrico Alfano, ho 41 anni e dal 2017 ho scoperto di essere affetto da Sclerosi Multipla. Sono stato sottoposto a numerose cure farmacologiche, comprese quelle sperimentali ma i risultati sono sempre stati scarsi anzi mi comportavano un aumento pericoloso dei valori del diabete. Un giorno, mentre ero in fila al secondo policlinico di Napoli per una consueta visita di controllo neurologica, pensai ai numerosi articoli e testimonianze personali che dimostravano l’effetto benefico dell’erba e così trovai il coraggio di fumarne una poco prima del mio controllo.

La cosa sbalorditiva è che quel giorno il mio quadro clinico risultò il migliore di sempre (dalla diagnosi della SM) e la cosa convinse i medici a prescrivermi un tipo di erba canadese di nome “pandanos” con un THC22. La mia esperienza mi insegna che la cannabis arreca numerosi benefici a chi, come me, ha patologie neurologiche e penso che in Italia si debba valutare la possibilità di integrare questa “Cura alternativa” mettendo un pò da parte paure e pregiudizi.

scritto da 







Related posts