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CAMPANIA. ALIQUOTA IRPEF TRA LE PIÙ ALTE D’ITALIA Attualità Cronaca Primo piano 

CAMPANIA. ALIQUOTA IRPEF TRA LE PIÙ ALTE D’ITALIA

L’indagine del Corriere della Sera dice che la Campania è ai primi posti per livello di addizionale Irpef. Mentre il governo vara la riforma del Fisco, che prevede — probabilmente già dal 2024 — il taglio di uno scaglione destinato al calcolo dell’imposta sul reddito, per farsi un’idea dell’attuale mappa delle addizionali locali è sufficiente collegarsi al portale del Mef — Dipartimento delle Finanze — dove sono consultabili i dati più recenti (aggiornati a febbraio) relativi alle aliquote regionali Irpef 2023. Dai numeri vien fuori un’Italia molto variegata: Lazio e Campania al topLombardia e Veneto, invece, risultano tra le meno care. Friuli e Valle d’Aosta vere e proprie oasi.

La linea della Campania

«L’addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche è una quota tributaria aggiuntiva all’Irpef dovuta dal contribuente — spiega a Il Corriere della Sera l’amministrazione della Campania sul sito —. L’imposta, da versare alla Regione in cui il contribuente ha la residenza, è determinata applicando un’aliquota proporzionale al reddito complessivo determinato ai fini dell’Irpef al netto degli oneri deducibili e detraibili riconosciuti ai fini di tale imposta». L’ aliquota base, «è pari a 1,23 punti percentuali e ciascuna regione a Statuto ordinario può, con propria legge, aumentare o diminuire l’aliquota dell’addizionale regionale all’Irpef di base fino a 2,1 punti percentuali». Fino al 2021 era prevista un’aliquota unica per tutti i contribuenti pari a 2,03 punti percentuali. Dal 2022 «la legge statale n. 234/2021 ha introdotto nuovi scaglioni e ridotto il numero degli stessi, portandoli da cinque a quattro. Si è reso pertanto necessario adeguare la normativa regionale, poiché le regioni possono stabilire aliquote dell’addizionale regionale all’Irpef differenziate esclusivamente in relazione agli scaglioni di reddito corrispondenti a quelli stabiliti dalla legge statale». Ecco, dunque, le aliquote stabilite da Palazzo Santa Lucia: «0,20% per i redditi fino a 15.000,00 euro: aliquota effettivamente applicata 1,73%; 1,43% per i redditi superiori a 15.000,00 euro e fino a 28.000,00: aliquota effettivamente applicata 2,96%; 1,67% per i redditi superiori a 28.000,00 euro e fino a 50.000,00: aliquota effettivamente applicata 3,20%; 1,80% per i redditi superiori a e 50.000,00 euro: aliquota effettivamente applicata 3,33%.

 

LO SCHEMA

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