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Camorra a Cava de’ Tirreni, Sorrentino: «Nulla a che fare col giro di usura di Zullo» Cronaca Primo piano Provincia e Regione 

Camorra a Cava de’ Tirreni, Sorrentino: «Nulla a che fare col giro di usura di Zullo»

Continuano gli interrogatori dopo il blitz dell’Antimafia che ha scosso la società metelliana e fatto tremare i palazzi del potere. È prevalsa la linea del silenzio dinanzi al gip Alfonso Scermino del tribunale di Salerno della maggioranza degli indagati. L’unico a rendere dichiarazioni è stato Sabato Sorrentino , indagato nell’abito del giro di strozzo collegato al clan di Dante Zullo . L’uomo, difeso dall’avvocato Lucio Basco , gestisce un circolo ricreativo in corso Mazzini e al giudice ha dichiarato di non aver nulla a che fare con i fatti di usura contestati. In tribunale a Salerno ieri mattina sono comparsi anche Ciro Fattorusso, Antonio Benvenuto e Mario Caputano , difesi dall’avvocato Mario Secondino, che si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Così come ha preferito fare anche Paolo Sorrentino , figlio di Sabato, quest’ultimo coinvolto nel filone di indagine che riguarda lo spaccio di sostanze stupefacenti in città. Con l’ordinanza cautelare sono stati eseguiti dai carabinieri e dalla polizia 14 arresti (47 gli indagati, ndc.). Nel voluminoso carteggio che dispone i provvedimenti di arresto, il gip ha ricostruito nel dettaglio episodi, somme, minacce e pestaggi. Al centro delle indagini della Dda, coordinate dal sostituto procuratore antimafia Vincenzo Senatore , c’è, appunto, Dante Zullo e parte dei suoi familiari stretti, tra i quali l’ex genero, Giovanni Sorrentino, fidanzato per un periodo sua figlia Geraldine, divenuto il suo principale accusatore dopo essere passato tra i ranghi dei collaboratori di giustizia. Fonte: La Città di Salerno

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