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Calci e pugni alla moglie incinta:  lei fugge da casa, lui condannato Primo piano Provincia e Regione 

Calci e pugni alla moglie incinta: lei fugge da casa, lui condannato

È stato condannato a tre anni e due mesi di reclusione un 33enne di Pagani, giudicato per lesioni,  maltrattamenti e stalking commessi nei confronti della moglie. La donna sarebbe stata picchiata anche durante lo stato di gravidanza, con calci e pugni. La convivenza con l’uomo, per la vittima, era ragione più che sufficiente per provare ansia e paura, anche quando usciva di casa. L’imputato, con un problema di tossicodipendenza, si scagliava contro la donna anche per richieste continue di denaro. Soldi che molto probabilmente servivano ad acquistare proprio dello stupefacente.

Pur di tutelare se stessa e i figli piccoli, la donna fuggì da casa e decise di rivolgersi alle forze dell’ordine. La Procura di Nocera Inferiore, dietro indagini condotte dal sostituto procuratore Valeria Vinci, raccolse elementi sufficienti per mandare l’uomo sotto processo con il giudizio mmediato. Gli episodi erano cominciati nel 2011, con condotta perdurante. Gli atti persecutori dell’uomo, secondo quanto ricostruito nell’accusa, cancellarono ogni volontà della donna di poter pensare di salvare il rapporto. La decisione di abbandonare la casa fu sofferta ma decisa dopo anni di violenze e soprusi di ogni tipo. Agli atti del processo c’era anche un referto medico, allegato a testimoniare documentalmente quanto accaduto. Più volte la vittima si era recata al pronto soccorso col volto tumefatto per la conseguenza dell’ennesima aggressione subita. La denuncia, col racconto di plurimi episodi subiti, con le sfuriate e il pericolo per gravi conseguenze sfiorate, era il centro dell’accusa: la sentenza ha riconosciuto colpevole l’uomo, condannato a tre anni e due mesi di reclusione. (fonte: ilmattino.it)

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