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Caccia al cinghiale nell’area riservata del Sele e del Tanagro, sette denunce Provincia e Regione 

Caccia al cinghiale nell’area riservata del Sele e del Tanagro, sette denunce

Caccia al cinghiale, sette persone nei guai. Durante le attività di controllo sul territorio di Serre, in particolare nell’area della riserva foce Sele e Tanagro, le guardie dell’Enpa hanno fermato e denunciato sette cacciatori. Le guardie hanno individuato prima alcune auto parcheggiate a meno di 150 metri dalle sponde del fiume Calore. All’interno erano visibili foderi di fucili e box per cani. Poco dopo poi sono stati notati alcuni cani correre tra la vegetazione, le guardie hanno fatto un sopralluogo nelle zone limitrofe dove sono stati individuati alcuni cacciatori.
Impossibilitati ad avvicinarsi ulteriormente senza essere notati, gli agenti si sono appostati nei dintorni delle autovetture ed hanno atteso il ritorno dei proprietari, rientrati poco dopo il tramonto con cani e fucili, attraversando l’area riserva.
Dunque le guardie dell’Enpa sono uscite allo scoperto e hanno fermato le persone, identificando i cacciatori armati accompagnati da cani utilizzati per la caccia ai cinghiali.
La loro presenza e l’attività venatoria svolta nell’area del parco è vietata dalla legge e per questo motivo le sette persone sono state denunciate per introduzione di armi e munizioni ed attività venatoria in zone vietate.
“ Nonostante la caccia al cinghiale sia regolamentata e ogni squadra abbia la propria area di caccia, e nonostante l’alto numero di ungulati sparsi su tutta la provincia – commentano le guardie dell’Enpa – viene da chiedersi perché andarli a cercare nelle aree dove la caccia è vietata? Ovviamente è una domanda retorica.”

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