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Buttafuori violenti, Walter Castagna dal carcere nega di voler uccidere Nino Quaranta Cronaca Primo piano 

Buttafuori violenti, Walter Castagna dal carcere nega di voler uccidere Nino Quaranta

Si difende in carcere Walter Castagna dalle accuse che gli sono state mosse nell’inchiesta relativa alla volontà di monopolizzare il servizio di security nei locali notturni. Castagna  si è sottoposto all’interrogatorio di garanzia negando di voler uccidere Nino Quaranta, suo diretto concorrente, di non aver dato incarichi in merito nè di voler acquisire il monopolio nel settore. Interrogato ieri anche Vincenzo Cortiglia che, a quanto pare, ha fatto parziali ritrattazioni alle dichiarazioni che aveva reso in seguito all’arresto di ottobre scorso (per rapina e nell’occasione venne trovato in possesso di una Glock 9×21 e di una pistola a salve calibro 8) riferendo ai carabinieri il progetto delittuoso. Al termine dell’interrogatorio ha chiesto al gip Maria Zambrano l’attenuazione della misura per il proprio assistito (Castagna ritenuto dagli inquirenti il leader del gruppo) finito in carcere mercoledì scorso con l’accusa di attività di concorrenza illecita in commercio continuata ed aggravata attraverso azioni intimidatorie e violente avvalendosi del metodo mafioso e di detenzione e porto abusivo d’arma. Gli altri interrogatori, per i tre indagati che sono ai domiciliari (Salvatore Fedele e Salvatore Lo Bosco, ritenuti dagli inquirenti «esperti picchiatori», e l’agente di polizia penitenziaria Massimiliano D’Ambrosio ben inserito – secondo le accuse – nelle dinamiche del guppo delinquenziale), sono fissati lunedì.

 

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