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Boggi, chiude la vetrina dell’eleganza a Salerno Cronaca 

Boggi, chiude la vetrina dell’eleganza a Salerno

Cala il sipario sulla storia imprenditoriale del negozio “del vestito buono”, quello scelto prima di tutto per la qualità dei tessuti e l’eleganza dei tagli. La lenta agonia del commercio storico salernitano continua inesorabile con la chiusura di “Boggi”, solo uno degli ultimi, in ordine di tempo, ad abbassare per sempre le saracinesche. I figli di Robert Anthony Boggi non vogliono più proseguire e non subentreranno nella gestione dell’attività del notissimo negozio di corso Vittorio Emanuele. E così non resta che mettere fine alla storia del negozio guidato dall’arbitro originario di New York con la passione per l’eleganza maschile. “Boggi, a Salerno – è la presentazione sulla pagina social – è sinonimo di eleganza maschile da oltre 70 anni”, ma con l’arrivo della primavera questo lungo cammino è destinato a terminare, come è accaduto per tanti altri che erano anche un punto di riferimento per le famiglie salernitane. La notizia è stata comunicata attraverso la pagina Facebook con l’annuncio di una mega svendita al 70% con il titolo a caratteri cubitali “Fuori tutto”. «Purtroppo – si legge nel post – le condizioni di salute del signor Boggi impongono una scelta dolorosa ma inevitabile. Lo storico punto vendita di Salerno cesserà con la fine della presente stagione invernale e dalla prossima stagione estiva saremo solo a Cava de’ Tirreni, in via Balzico». Una decisione definitiva, perché, come è precisato, «proseguire un’attività così impegnativa senza la certezza della sua guida sarebbe una forzatura azzardata e irresponsabile. Siamo certi della comprensione di coloro che hanno sempre apprezzato la serietà del nostro lavoro. A tutti va il nostro sincero e personale ringraziamento e l’auspicio di ritrovarci presto a Salerno in una rinnovata organizzazione. Vi aspettiamo in negozio per le imperdibili promozioni di fine stagione», è l’ultimo appuntamento dato ai clienti più o meno affezionati. Il negozio del Corso, quindi, non può continuare a camminare senza la sua guida. Robert Boggi è un volto storico di Salerno, non solo come commerciante. Da arbitro professionista ha totalizzato 119 presenze in serie A, dirigendo alcune “classiche” del campionato: una Juventus-Inter, un derby della Madonnina, tre derby della Capitale e tre Milan-Juve. È diventato arbitro internazionale nel 1996, su proposta di Paolo Casarin , restando tale fino a fine carriera, nel 1999, dopo aver diretto come ultima gara la sfida-spareggio per l’ammissione alla Coppa Uefa tra Inter e Bologna. Con la chiusura di “Boggi” un altro tassello del mosaico dei negozi storici salernitani viene via. E i commenti sui social sono tutti concordi nella vicinanza a Robert Boggi, ma anche nel rilevare come quel negozio sia diventato una sorta di luogo della memoria al quale tanti salernitani, prima adolescenti e ora adulti sono da sempre affezionati. «Tristissime notizie una dietro l’altra – scrive una cliente in un commento – a dimostrazione che il commercio salernitano sta gradualmente perdendo una delle attività più importanti, serie e prestigiose della città ». E, in effetti, basta attraversare il Corso, o via Mercanti, per comprendere come la “geografia” del commercio sia cambiata, con franchising e monomarca. Boggi, invece, faceva parte di una generazione di imprenditori che sceglievano marche differenti, attenti ai gusto e alla qualità. (fonte: lacittadisalerno.it)

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