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Baronissi: arrestato Magliacano, l’assassino di Capacchione Cronaca Primo piano 

Baronissi: arrestato Magliacano, l’assassino di Capacchione

Preso l’assassino di Biagio Capacchione. Vincenzo Magliacano è stato ritrovato dal nucleo radiomobile dei Carabinieri di Mercato San Severino intorno alle 13,30, sembra in stato confusionale, nelle montagne di Fusara, a poca distanza da Sava, dove questa mattina, forse al termine di una lite, ha ucciso il suo padrino di cresima ed ex socio in affari di 65 anni. Prima di morire, dopo il ricovero presso il “Ruggi” di Salerno, la vittima ha dato nome e cognome del suo assassino alle Forze dell’Ordine che hanno cercato a lungo Magliacano, anche con l’ausilio di elicotteri. Magliacano, dopo il delitto, si era allontanato con la sua auto, una Lancia Delta , poi abbandonata in località Caprecano. I carabinieri, dopo averlo ammanettato, stanno ora trasferendo Magliacano presso la Compagnia di Mercato S. Severino.

Capacchione era il padrino di cresima di Magliacano e i due in passato sono stati soci in affari. Magliacano, da qualche anno, era scosso da attacchi ingiusti che riteneva di aver subito dalla concorrenza, tendenti a fargli togliere con slealtà in particolare l’appalto per la riparazione di ambulanze di una nota associazione della zona. E su questa vicenda avrebbe scritto memorie e ricostruzioni fatte leggere ad amici e inoltrate, pare, anche negli ambienti della stessa committenza.
L’agguato c’è stato questa mattina in via Berlinguer, popoloso quartiere della frazione Sava di Baronissi. Biagio Capacchione, contitolare della azienda Cimep di Fisciano, è stato attinto da due colpi di pistola. Ferito gravemente, è stato trasportato all’ospedale “Ruggi” di Salerno, dove è spirato un’ora dopo. Dalle prime notizie trapelate, pare che Capacchione sia stato ucciso al termine di un diverbio, ma manca una conferma ufficiale sulla dinamica. Non si tratterebbe, comunque, di omicidio premeditato.
La Cimep, azienda di Capacchione, è molto nota nella Valle dell’Irno e commercia sia auto nuove che usate. Il contitolare è il fratello della vittima, Matteo. L’azienda è ubicata nella zona industriale, lungo la strada che dall’uscita della superstrada porta a Mercato S. Severino. (fonte: salernosera.it)

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