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Agguato ad Angri, dopo Zuccherino preso anche il presunto complice Cronaca Provincia e Regione 

Agguato ad Angri, dopo Zuccherino preso anche il presunto complice

Oltre al neo melodico Zuccherino ci sarebbe anche il fermo del complice. Per gli inquirenti sia il 35enne Alfonso Manzella che l’amico 28enne avrebbero esploso tre colpi di pistola contro Domenico Chiavazzo, alias Mimmuccio a Satriana, genero del boss Carlino Montella. Entrambi sono stati fermati come indiziati di delitto su ordine della DDA, con l’accusa di tentato omicidio in concorso, detenzione e porto abusivo di arma da fuoco con l’aggravante di aver agito con metodo mafioso. 

Secondo quanto ricostruito nell’indagine del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Salerno e del Reparto Territoriale Carabinieri di Nocera Inferiore, i due, nella serata del 25 maggio, ad Angri, a bordo di una moto di grossa cilindrata, hanno atteso, inseguito e affiancato l’auto, una Fiat 500 X, su cui viaggiava Domenico Chiavazzo, un  imprenditore del posto esplodendogli poi contro tre o più colpi d’arma da fuoco con una pistola 357 magnum, con il chiaro intento di ucciderlo.

La vittima, colpita all’avambraccio sinistro, alla spalla sinistra e alla regione posteriore della  coscia sinistra, si è salvato dalla morte solo per istinto. Accortosi di quanto stava accadendo, è riuscito letteralmente a schiacciare la moto in corsa contro il guardrail, facendo cadere al suolo i due attentatori, che feriti, sono stati comunque in grado di scappare.

L’imprenditore, trasferito all’Ospedale San Paolo di Napoli, è stato sottoposto ad intervento chirurgico e giudicato guaribile in 30 giorni.

Il movente del tentato omicidio è da individuarsi in un tentativo di estorsione di ingente valore economico in atto, ai danni dell’imprenditore, in un quadro di interessi tra contesti associativi di matrice camorristica.

I provvedimenti di fermo sono stati eseguiti in due distinti momenti, il 30 e il 31 maggio. Uno dei due giovani al momento dell’arresto, presentava importanti lesioni agli arti  superiori e inferiori compatibili con l’impatto tra l’auto e la moto e per questo motivo è stato trasferito al Ruggi dove è tuttora piantonato, in attesa di essere sottoposto ad intervento chirurgico.

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