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Agguato a Pagani, le telecamere incastrano la banda: altri tre in manette, ecco chi sono Cronaca Provincia e Regione 

Agguato a Pagani, le telecamere incastrano la banda: altri tre in manette, ecco chi sono

Fermato il resto della banda che giovedì ha partecipato al raid armato nei confronti di un 35enne imbianchino di Pagani gambizzato sotto la sua abitazione in via Casa Marrazzo. Decisive ai fini delle indagini le telecamere di alcune abitazioni private  e la testimonianza della compagna della vittima. Per tutti domenica pomeriggio è scattato il  provvedimento di fermo emesso dalla procura di Nocera, pm Anna Chiara Fasano. Si tratta dei paganesi Mirko De Prisco, Aniello D’Auria, e del corbarese Alessio Santaniello. Al loro fermo si aggiunge quello del corbarese Martin Santaniello, già detenuto da venerdì e fratello di Martin. Il reato contestato a tutti è il tentato omicidio «per motivi futili e abietti a consumare la vendetta dopo la lite pomeridiana di giovedì scorso presso una concessionaria di Corbara». L’imbianchino A.M. fu raggiunto a Pagani dal gruppetto direttamente sotto casa, nella sua corte, per chiudere la ritorsione.  Mirko De Prisco, 35 anni, già noto alle forze dell’ordine, è accusato di aver materialmente esploso 4 colpi d’arma da fuoco, da una pistola calibro 7.65, contro A.M., raggiunto al ginocchio, con altri tre colpi ad altezza d’uomo. La vittima aveva tentato anche di fuggire ma quel proiettile nel ginocchio non glielo permise. Secondo la Procura volevano uccidere la vittima e solo l’imperizia balistica ha evitato la morte dell’imbianchino, che era stato trasportato in ospedale in codice rosso dopo l’agguato consumato. I due paganesi rispondono di porto d’armi in luogo pubblico e con loro avevano anche un’altra pistola. L’imbianchino paganese era finito nel mirino del gruppo perchè aveva difeso un conoscente che aveva avuto uno screzio con una ragazza di Corbara la sera prima, uscendo con un’altra coppia (tra cui il primo uomo arrestato giovedì notte). La giovane dopo una lite sarebbe stata lasciata a piedi dal conoscente titolare di una concessionaria: da qui erano nati dei diverbi successivi, culminati nell’arrivo dei fratelli Alessio e Martin Santaniello, alla concessionaria, con mazze e pietre. In quest’occasione era intervenuto l’imbianchino che stava effettuando dei lavori presso la struttura riuscendo ad avere la meglio sui due fratelli. I quali poi hanno organizzato la spedizione. Giovedì si presentarono a Casa Marrazzo e dopo averlo cercato nell’abitazione, c’era solo la moglie, lo attesero in strada per picchiarlo e sparargli quattro colpi di pistola.  Le immagini delle telecamere e la testimonianza della compgna della vittima hanno permesso di individuare il gruppo: giovedì notte fu fermato un corbarese, domenica gli altri tre della banda. Tra oggi e domani la convalida del fermo davanti al gip nocerino (ma.me).

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