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Aeroporto di Salerno: il 21 febbraio imprenditori e addetti ai lavori chiamati alla mobilitazione Cronaca Primo piano 

Aeroporto di Salerno: il 21 febbraio imprenditori e addetti ai lavori chiamati alla mobilitazione

Premesso che l’aeroporto è perfettamente funzionante per i soli voli privati e non di linea per via della pista ancora troppo corta, il prossimo 21 febbraio potrebbe essere davvero decisivo per il futuro dello scalo di Pontecagnano. Tutti gli imprenditori, tutti gli addetti ai lavori, la classe politica locale, gli attori del comparto turismo ma anche quelli dell’agroalimentare, dell’industria e dell’artigianato saranno chiamati a far sentire la propria voce per il rilancio, quello vero, dell’aeroporto Salerno Costa d’Amalfi.

All’Hotel Mec Paestum ci si ritroverà per firmare un documento unico di sostegno e di sollecito al governo nazionale ma anche alla filiera istituzionale della Campania perchè la burocrazia ma anche la politica dei dispetti non siano più d’intralcio allo sviluppo. Una maniera forte per ribadire rispetto per il territorio, per dire basta solo ai voli privati e per sbloccare i fondi fermi al palo da anni per l’adeguamento della pista picentina anche per le compagnie aeree di linea. Un’esigenza divenuta impellente.

Accantonata definitivamente l’ipotesi di realizzare un faraonico aeroporto intercontinentale a Grazzanise, lo scalo di Pontecagnano ha assunto un’importanza ormai strategica non solo per Salerno e provincia ma anche per Napoli, l’intera Campania, per la Basilicata e l’altra Calabria. Superato nel tempo anche l’eventuale antagonismo tra il capoluogo partenopeo e Salerno sulle strategie di sviluppo del sistema aeroportuale campano, sancito anche dall’accordo di porre Capodichino e Costa d’Amalfi sotto la stessa società di gestione (Gesac), Pontecagnano è divenuta naturale alternativa all’aeroporto di Napoli, ormai in via di saturazione. Alternativa integrata, complementare e non in contrapposizione, tenuto conto che Salerno possiede anche l’autorizzazione al traffico notturno che Capodichino non ha. Dunque, una valida struttura per decongestionare il traffico aereo che oggi pesa solo su Napoli e che potrebbe essere dirottato in buona parte su Salerno, aprendo così a nuove opportunità di mercato.

Non mancano gli appelli, anche da parte della classe politica nostrana, dal governatore De Luca al sindaco di Salerno Vincenzo Napoli che alla Bit a Milano hanno ribadito il loro sostegno, ma l’incontro del 21 febbraio ha intenzione di essere una presa di posizione senza alcuna connotazione politica ma solo un momento concreto per fare fronte comune per una soluzione concreta per una questione che è stata per troppo tempo accantonata.

 

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