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“Addio agli auricolari”, ecco la tecnologia del MIT che cambierà il mondo Italia e Mondo 

“Addio agli auricolari”, ecco la tecnologia del MIT che cambierà il mondo

Addio agli auricolari. Un team di scienziati del prestigioso Massachusetts Institute of Technology ha sviluppato una tecnologia, a dir poco rivoluzionaria, che consentirà di trasmettere le onde sonore attraverso dei raggi laser che vengono proiettati direttamente all’interno dell’orecchio. Le classiche cuffiette, che milioni di persone utilizzano ogni giorno per ascoltare la propria musica preferita, come anche per rispondere alle chiamate telefoniche, risulteranno presto obsolete. I ricercatori hanno trovato il modo di trasmettere dati audio anche a diversi metri di distanza, senza che nessun altro possa sentirne il contenuto. Stando a quanto pubblicato sulle pagine della rivista Optics Letters (curata dalla The Optical Society) la tecnologia sviluppata al MIT si basa sui principi del cosiddetto “effetto fotoacustico”, un fenomeno fisico – osservato per la prima volta verso la fine del XIX secolo da Alexander Graham Bell, in modo del tutto casuale – in cui avviene la trasformazione di variazioni di energia luminosa in onde sonore.

La scoperta verrà presto messa alla prova in situazioni reali, al di fuori cioè dei laboratori universitari. I ricercatori intendono infatti dare il via ad una sperimentazione sul campo, in situazioni che loro stessi definiscono di “vita reale”. La prima destinazione d’uso, tuttavia, non sarà quella per l’intrattenimento. La tecnologia sviluppata dai ricercatori statunitensi potrebbe essere impiegata invece per comunicare in condizioni di pericolo, in ambienti di guerra o, più in generale, per far giungere dei messaggi a persone specifiche all’interno di ambienti particolarmente affollati e rumorosi. Al momento il team di scienziati, guidati dall’ingegnere Ryan M. Sullenberger, responsabile del progetto, è riuscito a trasmettere dei suoni – di intensità moderata, pari al rumore di fondo in un ristorante – a una persona distante 2 metri e mezzo, ma lo stesso Sullenberger pensa di riuscire ad aumentare notevolmente tale distanza, mantenendo una buona qualità dell’audio trasmesso.

L’effetto fotoacustico è frutto del calore generato dal fascio luminoso. Gli strati esterni del materiale gassoso si espandono, cedendo l’energia sotto forma di impulso acustico. A seconda della frequenza del fascio luminoso, l’impulso può avere volume e frequenza differente. Modificando la frequenza luminosa del laser, pertanto, è possibile produrre suoni differenti con volumi differenti. I ricercatori hanno scoperto che è possibile modulare un raggio laser in modo tale da poter controllare la forma e la frequenza delle onde sonore prodotte dal vapore acqueo presente nell’atmosfera. (fonte: tiscali.it)

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