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Accadde oggi: il 22 aprile del 1906 si aprono ad Atene i giochi olimpici intermedi Attualità 

Accadde oggi: il 22 aprile del 1906 si aprono ad Atene i giochi olimpici intermedi

Accadde oggi: il 22 aprile del 1906, 114 anni fa, ad Atene vengono inaugurati i giochi olimpici intermedi ( del decennale). Il settimo Congresso del CIO, nel giugno del 1905, aveva approvato lo svolgimento dei Giochi Internazionali di Atene proposti dai greci, intenzionati a celebrare il decennale dei Giochi. De Coubertin, che non condivideva l’idea, si limitò a coniare la dizione neutra di “Jeux Internationaux Olympiques d’Athénes”, non considerarli nella cronologia ufficiale e a non recarsi in Grecia. Ma oltre le considerazioni di principio, ai Giochi del 1906 va riconosciuto il merito di aver rinfocolato l’idea olimpica, uscita malconcia dalle edizioni di Parigi (1900) e St.Louis (1904). Ci furono molte innovazioni. Per la prima volta ebbe luogo la cerimonia di apertura, le squadre sfilarono dietro le bandiere nazionali (meno quella italiana che ripiegò sul labaro della “Ginnastica Roma”) e le gare furono seguite dalle premiazioni.

Sul finire del 1905 le ambasciate greche avevano distribuito il programma-invito che prevedeva 77 gare per 11 discipline. In Italia si costituì un comitato con a capo il deputato padovano Luigi Lucchini [1847-1929], presidente della ”Unione Italiana dei Tiratori”: giurista illustre e assertore della “nazione armata”. Le “eliminatorie” per formare la squadra si svolsero a Roma da sabato 31 marzo a lunedì 2 aprile. Si trattò di un successo inatteso con 631 atleti iscritti. Quelle selezioni costituirono un esame di maturità, superato, per la nascente organizzazione sportiva italiana, che “olimpica” non lo era ancora, anche avvertiva con trasporto il desiderio di diventarlo. La festa conclusiva, a Villa Borghese, si tenne davanti a Vittorio Emanuele e fu la regina Elena a consegnare le fasce ai vincitori. Il premio per la maratona, la prima corsa da noi, andò a Dorando Pietri.

Concluse le cerimonie, furono comunicati i nomi dei 44 prescelti: si trattava di 6 atleti, 8 canottieri, 3 ciclisti, 19 ginnasti, 1 lottatore, 1 nuotatore, 2 schermidori, 1 pesista, 1 tiratore a segno e 2 tuffatori. Per la prima volta una rappresentativa nazionale si recava all’estero per una manifestazione sportiva. Pochi giorni dopo, il gruppo si trasferì in treno da Roma a Brindisi per imbarcarsi sul piroscafo “Scilla”, e raggiungere Atene nel pomeriggio del 21 aprile. Sul posto alla squadra si unirono 33 marinai della “Regia Nave Varese”, già in rada al Pireo (non si sa se per un caso o per una disposizione), 24 dei quali gareggiarono nel canottaggio e 9 nel tiro.

Sul piano agonistico si trattò di un buon successo: i 77 italiani riportarono sette primi premi, con il corollario di sei secondi e tre terzi. Quattro di loro ottennero tre vittorie ciascuno: il ciclista Francesco Verri e i canottieri veneziani della “Bucintoro” Enrico Bruna, Emilio Fontanella con l’adolescente Giorgio Cesana al timone. Quest’ultimo aveva superato da appena dodici giorni i 14 anni: resta lui il più giovane italiano ad aver preso parte, per di più vincendola, ad una gara olimpica

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