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A Scampia la nuova sede della Federico II. Una location che fa parlare Attualità Italia e Mondo 

A Scampia la nuova sede della Federico II. Una location che fa parlare

Cattedrali nel deserto. Tante ne abbiamo visto sorgere negli anni, e il tono polemico di questa locuzione ha raccolto sapientemente il disappunto volta per volta crescente, rispetto a queste opere che spesso mancavano financo il loro compimento, figurarsi lo scopo.

Troppe, tante da definire più che una condizione ineluttabile, lettura questa non accettabile, uno stato d’animo, un rammarico così pervasivo da divenire negli anni il manifesto mal costume, la piaga purulenta, spesso italiana, ancor più meridionale. Lo spettro dell’inutile cemento, dell’appalto e del malaffare, dello spreco di denaro pubblico, di caste e palazzinari, eccetera, eccetera.

Tanto da annebbiare la bontà di certi interventi che sanno, almeno potenzialmente, cambiare radicalmente la natura e la percezione di un luogo, un collettivo, un territorio. Come è il caso, inaugurato ieri mattina a Scampia, del complesso dell’Università Federico II che ospiterà i Corsi di Laurea in Professioni Sanitarie della Facoltà di Medicina e Chirurgia.

Là dove sorgeva la Vela “H”

Un simbolo le Vele, non certamente quello che avrebbe voluto il progettista Arch. Francesco Di Salvo, quando dal ‘62 al ‘75 ne guidò la realizzazione, ma degrado e criminalità. Le iconiche Vele, mastodonti natanti di terra, da complesso abitativo popolare sono diventate in breve tempo, la più grande piazza di spaccio d’Europa.
La riqualificazione di un’area così vasta, circa 115 ettari, passa da tante cose, cominciando dagli abbattimenti. Quattro sono già cadute, altre due nei prossimi anni, la “H” nel 2003 proprio per far posto al progetto appena inaugurato, i cui accordi furono siglati nel 2006.

Laura Lieto assessore all’urbanistica dichiara: “L’università sorge sull’area dove un tempo c’era una delle Vele che è stata demolita, ed è il primo tassello di un progetto, ambizioso e complesso, che prevede oltre a questo, la demolizione di tutte le Vele, tranne una, la ricostruzione degli alloggi nella grande area del lotto “M”, di fronte al Parco pubblico di Scampia, la produzione di nuovi servizi di prossimità e la riqualificazione di tutti gli spazi aperti“.

Rafforzato con i grandi investimenti del PNRR e in linea con il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile, saranno realizzati 14 km di pista ciclabile, che collegheranno, fra l’altro, l’università con la fermata Piscinola-Scampia della metro Linea 1.
Certo qualcosa è stato fatto, tanto c’è da fare, per risolvere, oltre che nei propositi, i problemi di un territorio in cui si è lungi dal veder esorcizzati gli spettri del passato.
Ed è in questo contesto, che giungono le parole del Vescovo di Napoli, Monsignor Domenico BattagliaIn un luogo dove molti giovani venivano a cercare la morte inizia una storia nuova, in questo quartiere i giovani verranno a costruire il proprio futuro“, durante la cerimonia di benedizione della sede universitaria.

Presidi del territorio e amministrazioni

C’è di vero che se le nostre periferie raccontano spesso storie di disagio ed abbandono, di quartieri dormitorio e dimenticati, terreno fertile per la criminalità; è pur vero che quando qualcosa di buono se ne trae,  per i frutti vanno lodati anzitutto i piccoli comitati di quartiere, le parrocchie, le associazioni, chi li vive e non li abbandona.  Costruendo giorno dopo la giorno la “normalità“. E fa rete. “Le associazioni di questo territorio, mai, neanche un giorno, hanno smesso di dare il loro contributo per il riscatto di questo quartiere” così Antonio Piccolo, Presidente ARCI Scampia, ai microfoni del TGR.

E su questa malgama che le istituzioni hanno operato, e al di là delle attribuzioni di paternità, un plauso andrà loro concesso.
La nostra interlocuzione costante con le realtà rappresentative del territorio ne rafforzerà i risultati in modo concreto“, così, su facebook, il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, che presentava “Un progetto fortemente voluto e di cui abbiamo accelerato la conclusione perchè crediamo possa avere un impatto positivo sia per il quartiere che per l’intera area Nord della città, cambiando la narrazione negativa di questi luoghi“. Un plauso se seguirà a questo la messa in opera di tutte le altre iniziative atte a rivitalizzate l’intera area, annunciate come prosegue Manfredi “La rigenerazione urbana di Restart-Scampia, il programma di riqualificazione del verde urbano, la realizzazione della pista ciclabile ed un’adeguata implementazione del sistema di trasporti hanno tutti l’obiettivo di rendere fertile un territorio dalle grandi potenzialità, portando formazione e sviluppo economico.

I numeri del Complesso Scampia

La struttura che è stata realizzata dal comune di Napoli, che ne è proprietario, un progetto costato 51 milioni di euro, finanziato con fondi comunali e con l’FSC, il Fondo sviluppo e coesione, attraverso un accordo quadro firmato con la regione campania. Numeri importanti, quelli del Complesso Scampia dell’ Ateneo Federico II, che a regime avrà modo di ospitare tra le varie aule 2660 studenti, distribuiti in 33 aule per 16 corsi di laurea triennale, 6 per la magistrale, 16 laboratori didattici, 16 ambulatori e stanze di degenza, un’aula magna da 520 posti.
L’edificio di 7 piani di cui 1 interrato, vede al centro della struttura a pianta circolare, una córte, sotto una copertura in vetro, per accogliere un albero di ulivo, simbolo di pace ma anche di rinascita e rigenerazione, e collegare internamente i diversi spazi.

Tra i diversi piani dell’edificio, al terzo ci saranno i laboratori didattici e per attività di ricerca, e al quarto e quinto, saranno dedicati agli ambulatori per l’assistenza territoriale. E gli studenti hanno già fatto ieri il loro primo ingresso, un centinaio di matricole adesso, 660 attesi nel secondo semestre.
Molte funzioni, quindi didattica, ricerca, e tante aule” ma anche “servizi al territorio, ambulatori nei prossimi sei mesi, day-hospital” queste le parole entusiaste, che ha rilasciato il Magnifico rettore, Matteo Lorito sempre ai microfoni della Rai.

La cerimonia inaugurale

Bello che la mia ultima uscita sia qui” queste le dichiarazioni, nel corso del suo intervento, del Ministro della Ricerca e Università, Maria Cristina Messa. “Sappiamo bene che queste iniziative non vanno avanti da sole, hanno bisogno dell’attenzione collettiva che non è fatta solo di finanziamenti ma di processi, aspetti organizzativi, significa rendere il luogo vivibile per tutti, produttivo, forte”, e ha concluso “Spero e mi auguro che la comunità accademica sia in forte interazione con la comunità locale“.

Il Governatore De Luca ha indicato come “I prossimi interventi richiederanno altre risorse e meno lentezze procedurali, ma per le prossime fasi la strada è tracciata” . Ha poi ricordato lo ‹spirito civico› dimostrato dai residenti per le opere fin qui realizzate, come la stazione della metropolitana aggiungendo che “più si riqualifica più cresce lo spirito civico” e concludendo “Parliamoci con onestà, qui la camorra non è scomparsa, abbiamo un forte radicamento di delinquenza organizzata ma sappiamo che la realtà di Scampia è cosi complessa e ricca che merita di essere descritta in tutti i suoi aspetti“.

All’interno della cerimonia inaugurale, sono intervenuti Maria Triassi, Presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia, per presentare le attività formative del Complesso Universitario di Scampia e Giuseppe Longo, Direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria della Federico II, per illustrare il contributo della stessa.
Madrina della giornata Zeudi Di Palma, studentessa federiciana di Scienze sociali e Miss Italia 2021,







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