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A San Casciano come a Riace, il fango restituisce un tesoro inestimabile Italia e Mondo 

A San Casciano come a Riace, il fango restituisce un tesoro inestimabile

Ritrovate, assieme a monete, ex voto e iscrizioni latine ed etrusche, nelle vasche sacre del santuario votivo: risalgono a un periodo compreso tra il II secolo avanti Cristo e il I dopo Cristo. Il ministro Sangiuliano: “La conferma: l’Italia è un Paese fatto di tesori immensi e unici”.

Adagiato sul fondo della grande vasca romana, il giovane efebo, bellissimo, sembra quasi dormire. Poco più in là, ancora in parte sommerso dall’acqua, si intravede Apollo e poi ancora divinità, matrone, fanciulli, imperatori. Protetto per 2300 anni dal fango e dall’acqua bollente delle vasche sacre, è riemerso in questi giorni dagli scavi di San Casciano dei Bagni, in Toscana, un deposito votivo mai visto, con oltre 24 statue in bronzo di raffinatissima fattura, cinque delle quali alte quasi un metro, tutte integre e in perfetto stato di conservazione. Un tesoro “assolutamente unico” che si accompagna ad una incredibile quantità di iscrizioni in etrusco e in latino e al quale si aggiungono migliaia di monete oltre ad una serie di altrettanto interessanti offerte vegetali. 

Fonte:Ansa.it

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