A Salerno “Sport, sportivi e giochi olimpici nell’Europa in guerra (1936 – 1948)”, la mostra fotografica ideata e curata dal Mémorial de la Shoah di Parigi
Un evento sicuramente di forte impatto culturale e storico quello organizzato a Salerno dalla sezione locale dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia presieduta da Renato Del Mastro.
Ideata e curata dal Mémorial de la Shoah di Parigi, la mostra “Sport, sportivi e giochi olimpici nell’Europa in guerra (1936 – 1948)” approfondisce il rapporto tra sport e dittatura negli anni Trenta e Quaranta, con particolare riferimento alla Germania nazista e al resto dell’Europa occupata. Il periodo che va dai Giochi Olimpici di Berlino (1936) a quelli di Londra (1948) coincide con un’inedita politicizzazione dello sport. Esaltando il corpo degli atleti, le discipline sportive diventano sinonimo di inquadramento delle popolazioni, di propaganda ideologica e di arma diplomatica. Ma lo sport é anche un ambito di resistenza al nazismo.
L’esposizione sarà ospitata dal 28 gennaio all’11 febbraio 2019 presso il Liceo Scientifico Statale “Francesco Severi” di via Gabriele D’Annunzio a Salerno, grazie alla sensibilità della dirigente scolastica dott.ssa Barbara Figliolia, e sarà visitabile dal lunedì al sabato nei seguenti orari: dalle ore 09,00 alle ore 13,00 e dalle ore 16,00 alle ore 19,00.
L’evento si aprirà alle ore 10,00 del 28 gennaio 2019 con il taglio del nastro d’inaugurazione della mostra e, dopo i saluti delle autorità, ci sarà il convegno tenuto da due esperti che spiegheranno il ruolo dello sport in quegli anni. Ad aprire i lavori toccherà al professor Antonio Lombardo, docente dell’Università Tor Vergata di Roma, relazionare sul tema “Il movimento olimpico internazionale e gli atleti ebrei 1933 – 1948”, a seguire sarà il prof. Paul Dietschy, docente della Università Franca-Contea (Besançon, Francia), a tenere il suo intervento sul tema “La sfida degli stadi: lo sport fascista nell’Europa degli anni Trenta”.
Antonio Lombardo, già professore ordinario, è docens turris virgatae di Storia dello sport e di Storia dell’educazione fisica nel Corso di laurea in scienze motorie della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”, di cui è stato anche fondatore e presidente. Nello stesso Ateneo ricopre la carica di Presidente del Comitato strategico del Centro Interdipartimentale di Scienze e Cultura dello Sport. Inoltre è membro del Consiglio Direttivo dell’Accademia Olimpica Nazionale Italiana e del Comitato Scientifico della Rivista SDS della Scuola dello Sport (CONI). Tra le sue più recenti monografie sui temi dello sport e dell’olimpismo: Storia degli sport in Italia (1861-1960) (a cura di), Il Vascello, Roma 2006; L’Italia e le Olimpiadi moderne (1894-1924), edizioni Nuova Cultura, Roma 2009; Itinerari di storia delle Olimpiadi moderne, Universitalia, Roma 2001. Con Francesco Bonini ha curato il volume Il CONI nella storia dello sport e dell’Italia contemporanea, Edizioni Studium, Roma 2015.
Paul Dietschy è professore di storia contemporanea all’università di Franca-Contea (Besançon, Francia). Dopo aver studiato all’Ecole Normale Supérieure di Fontenay-Saint-Cloud et ottenuto il concorso dell’agrégation d’histoire, ha svolto nel 1997 una tesi di dottorato presso l’università di Lione II intitolata: «Calcio e società a Torino 1920-1960». È un specialista della storia dello sport e del calcio, studiata dal punto di vista culturale, politico e sociale. Ha pubblicato numerosi articoli in riviste internazionali tale The Journal of Global History and parecchi libri tra i quali Histoire du football (2010 e 2014) che è stato tradotto e pubblicato in italiano da Paginauno nel 2016 sotto il titolo Storia del calcio. Nel 2019 pubblicherà con Stefano Pivato una Storia dello sport in Italia da Il Mulino.